Le notizie del giorno, in breve

Conte sulla legge contro il revenge porn e Guaidó interdetto dalla politica

Tutto quello che è successo in Italia e nel mondo senza fronzoli e divagazioni

DALL'ITALIA

  

Mattarella avverte il governo sull’autonomia delle banche. Il presidente della Repubblica ha firmato la legge che istituisce la Commissione d’inchiesta sulle banche, ma ha specificato in una lettera ai presidenti di Camera e Senato che il nuovo organo non deve “controllare l’attività creditizia”. “Le banche centrali non possono accettare istruzioni dai governi”, ha aggiunto Mattarella.


 

Conte sostiene la legge sul revenge porn. “Il Parlamento voterà la norma la prossima settimana”, ha detto il premier su Facebook: “E’ una battaglia di civiltà”. “Voteremo a favore, e la legge verrà approvata”, ha risposto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.


  

Il M5s contro le “armi facili”. Il vicepremier Luigi Di Maio ha criticato la proposta di legge per liberalizzare l’acquisto delle armi per la difesa personale.


 

Borsa di Milano. FtseMib + 0,9 per cento. Differenziale Btp-Bund a 255 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,12 sul dollaro.

  

DAL MONDO

  

Juan Guaidó non potrà ricoprire altri incarichi pubblici per i prossimi 15 anni, perché secondo il capo della Corte dei conti venezuelana, Elvis Amoroso, non ha dichiarato la provenienza di 94 mila dollari di spese per pagare alcuni viaggi all’estero. La decisione, presa ieri, entrerà in vigore se Guaidó deciderà di ricandidarsi alla fine del suo incarico da presidente dell’Assemblea nazionale.

  


 

La Cina ha autorizzato JP Morgan e Nomura a creare nel paese joint venture nell’intermediazione finanziaria. Il regolatore dei titoli finanziari di Pechino ha detto che implementerà le politiche di apertura.

Il ministro Barr renderà pubblico in versione redatta il report di Robert Mueller sul Russiagate per metà aprile.


 

Il Papa ha promulgato una legge per punire con una multa dai mille ai cinquemila euro chi non denuncia reati su minori o persone vulnerabili.


 

È stata rilasciata Maria Ressa, la giornalista filippina arrestata per le sue critiche al governo di Rodrigo Duterte.

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