Perché il 25 aprile è la festa della Liberazione
Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclama, per mezzo di Sandro Pertini, l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Succedeva oggi, nel 1945
Festeggiamenti per la liberazione in Piazza Castello a Milano
Torino, sfilata in via Roma di partigiani della seconda Brigata “Carli”
Le truppe alleate entrano a Orvieto
30 aprile 1945: l'arrivo delle truppe americane a Milano
Sfilata di partigiani a Torino il 25 aprile 1945
Sfilata dei partigiani in Piazza Vittorio a Torino
Partigiani della divisione Monferrato sfilano a Torino con carro armato catturato al nemico
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (Clnai) proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Quella data segna, insomma, l’inizio della ritirata dei soldati nazisti e di quelli fascisti della repubblica di Salò da Torino e Milano. A tutte le forze partigiane attive nel nord Italia che facevano parte del Corpo Volontari della Libertà fu dato ordine di attaccare i presidi repubblichini e tedeschi per imporre la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate. Al contempo il Clnai – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Sandro Pertini, Alfredo Pizzoni, Emilio Sereni e Leo Valiani – emanò dei decreti legislativi per assumere il potere “in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano” e stabilì tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo. Del Clnai facevano parte tutti i movimenti antifascisti e di resistenza italiani, dai comunisti ai socialisti ai democristiani e i membri del Partito d’Azione.
Sandro Pertini proclama lo sciopero generale a Milano, 25 aprile 1945, giorno della liberazione.
“Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire”.
L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò il 25 aprile, che è una data simbolica. Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa definitiva delle forze nazifasciste all'esercito alleato, si ebbe solo il 3 maggio, con la cosiddetta resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945: queste date segnano anche la fine di vent'anni di dittatura fascista. La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” fu presa il 22 aprile del 1946, dal governo italiano provvisorio guidato da Alcide De Gasperi. La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948.