Arrestato il sindaco di Legnano. Di Maio continua la campagna elettorale sui guai della Lega
Il primo cittadino leghista, Gianbattista Fratus, è agli arresti domiciliari. Salvini minimizza, il leader del M5s: "Il 26 maggio la scelta sarà tra noi e questa nuova tangentopoli"
Questa mattina gli agenti della Guardia di Finanza del comando provinciale di Milano su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, hanno arrestato il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus. Il primo cittadino della Lega è accusato di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale. L'ordinanza di custodia cautelare è arrivata anche al vice sindaco Maurizio Cozzi, portato in carcere, e dell'assessore alle Opere Pubbliche, Chiara Lazzarini, a cui, come nel caso di Fratus, sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Già nello scorso marzo l'opposizione aveva presentato una mozione di sfiducia contro Lazzarini facendo riferimento alla pendenza giudiziaria che la riguarda come ex presidente della municipalizzata Amga (la società che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti, pulizia strade, ecc.): "Sussistono evidenti ragioni di incompatibilità politica e di possibili conflitti di interesse istituzionale", scrivevano nella mozione.
E mentre Matteo Salvini nicchia, "l'inchiesta di Legnano? Ho fiducia nei miei uomini e nei magistrati", Luigi Di Maio, in una nota, attacca: "Sono molto preoccupato per i casi emersi in questi giorni di arresti e indagati tutti per casi di tangenti e corruzione, che hanno coinvolto sia la destra che la sinistra. C’è un’evidenza, ovvero che il sistema dei partiti continua ad essere fortemente inquinato, spuntano tangenti ovunque, giorno dopo giorno e la scelta in vista delle europee sembra essere sempre più chiara: il 26 maggio la scelta sarà tra noi e questa nuova tangentopoli".
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