La stazione di Firenze Rovezzano

Gli anarchici e la "strategia della lumaca" contro l'Alta velocità

Su un sito vicino agli insurrezionalisti un post sull'incendio doloso alla stazione di Firenze Rovezzano. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di una rivendicazione

Un incendio, giudicato doloso, che ha causato il guasto di una cabina elettrica sulla linea dell'alta velocità nei pressi della stazione di Rovezzano. I treni che si fermano a Firenze e da Firenze non ripartono se non dopo ore e ore di ritardo. Il tutto nel giorno in cui è attesa la sentenza del processo di Firenze contro 28 giovani anarchici rinviati a giudizio per vari episodi (tra cui lo scoppio di un ordigno artigianale nella notte di Capodanno 2017, davanti a una libreria considerata vicina a CasaPound, nel quale rimase ferito un artificiere della polizia). E poi ancora “il ventunesimo anniversario della morte di Maria Soledad Rosas” (11 luglio 1998) e “il diciottesimo anniversario” di Carlo Giuliani (20 luglio 2001).

 

Cos'è che tiene insieme tutte queste cose? Secondo gli inquirenti che stanno indagando su quanto accaduto questa mattina a Rovezzano, un post pubblicato su finimondo.org un sito vicino ad ambienti anarchici. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di una rivendicazione anche se segna un modus operandi diverso dal solito. Nessun volantino, nessun manifesto, solo questo post piuttosto vago e che, tra l'altro, in un passaggio, ironizza su “sbirri e giornalisti”: “Lo sappiamo che — abituati come sono o al mutismo dell’obbedienza o al coro del consenso — prenderanno queste nostre parole nientepopodimenoche per una 'rivendicazione'. Ma che ci volete fare? È più forte di noi. Non riusciamo a trattenere la nostra emozione nel constatare come questo gigante chiamato Potere abbia sempre e comunque i piedi di argilla”.

  

Le centraline elettriche nella stazione di Rovezzano (Firenze)


  

Che si tratti di un semplice “festeggiamento” per quanto accaduto? Le indagini proseguono. Resta, però, il testo pubblicato su finimondo.org dal titolo “La strategia della lumaca”. Il riferimento è a un caso accaduto in Giappone il 30 maggio scorso, quando una lumaca, dopo essersi infilata in una centralina elettrica di una stazione, aveva causato con la propria bava un cortocircuito e la sospensione del traffico a rotaie nel sud del paese.

 

“All’alba – si legge sul sito –, nella prima periferia del capoluogo toscano, una cabina elettrica dell’Alta Velocità si è surriscaldata al punto da andare in fiamme. Sarà stato un caso? Una coincidenza? Una 'vile provocazione'? Oppure, più semplicemente ed umanamente, un gesto d’amore e di rabbia?” E ancora, “i responsabili della Rfi hanno dichiarato che 'il principio d’incendio agli impianti che gestiscono la circolazione dei treni è stato causato da un atto doloso ad opera di ignoti'. Ignoti che con un nonnulla hanno gettato nel caos la circolazione ferroviaria nazionale”.

  

Quindi la conclusione: “Non riusciamo a trattenere la nostra emozione nel constatare come questo gigante chiamato Potere abbia sempre e comunque i piedi di argilla. Come sia sufficiente accendersi una sigaretta all’aria aperta in campagna e sotto la luna per mandarlo in tilt. Come tutta la sua esaltata magnificenza, tutta la sua tracotante invincibilità, dipendano da fragili cavi disseminati un po’ dovunque. Talmente vulnerabili da poter essere neutralizzati persino da una lumaca”. 

  

In alto, sotto il titolo, una frase: “Bisogna portare il panico alla superficie delle cose”. Panico è il nome dell'operazione che ha portato all'arresto e al rinvio a giudizio dei 28 anarchici sotto processo oggi a Firenze. Panico è il nome della villa occupata in cui vivevano. Una coincidenza? 

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