Le notizie del giorno in breve
Il premier Conte si è dimesso
Tutto quello che è successo in Italia e nel mondo senza fronzoli e divagazioni
Il premier Conte si è dimesso. Domani le consultazioni alle 16. Al Senato il presidente del Consiglio ha attaccato duramente il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ponendo fine all'esecutivo. La Lega ha successivamente ritirato la mozione di sfiducia indirizzata al premier.
L’ex primo ministro Matteo Renzi ha detto ai cronisti del Senato che “sarebbe naturale” per lui, Luca Lotti e Maria Elena Boschi restare fuori da un nuovo governo.
Open Arms sequestrata dalla procura di Agrigento. Atteso lo sbarco dei migranti a bordo. La decisione arriva dopo un’ispezione effettuata dal procuratore Luigi Patronaggio. Martedì alcuni profughi erano stati intercettati dalla Guardia costiera mentre provavano a raggiungere la riva a nuoto.
Svolti a Paladina i funerali del ciclista Felice Gimondi, morto venerdì scorso in Sicilia mentre facera il bagno. Presenti tra gli altri anche i colleghi Francesco Moser e Beppe Saronni.
Borsa di Milano. Ftse-Mib -1,11 per cento. Differenziale Btp-Bund a 203 punti. L'euro chiude in crescita a 1,11 sul dollaro.
DAL MONDO
Tusk si è rifiutato di riaprire il negoziato sulla brexit dopo che il premier britannico Boris Johnson glielo aveva chiesto in una lettera. Johnson aveva chiesto di eliminare il “backstop” al confine nordirlandese, ma il presidente del Consiglio europeo ha liquidato la proposta come infattibile. Johnson ha risposto che senza l’eliminazione del backstop il Regno Unito uscirà dall’Ue senza accordo.
La Cina ha arrestato un impiegato del consolato britannico a Hong Kong durante un suo transito in territorio cinese. Sono ancora incerte le ragioni dell’arresto.
L’esercito assadista ha conquistato la roccaforte ribelle di Khan Sheikhun, strategica per la presa di Idlib, l’ultima città in mano agli oppositori del regime in Siria.
Podemos ha fatto una proposta al PSOE. Il partito della sinistra spagnola ha inviato una bozza di contratto di governo ai socialisti di Pedro Sánchez, che hanno rifiutato.
Facebook ha introdotto un sistema per consentire agli utenti di controllare su quali siti sono tracciati da Facebook.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio