Lo sbarco dei 31 migranti della Mare Jonio a Lampedusa
Tutto quello che è successo in Italia e nel mondo senza fronzoli e divagazioni
DALL'ITALIA
Conte invita gli Elettori del M5s a sostenere il nuovo governo con il loro voto sulla piattaforma Rousseau. La consultazione si terrà oggi dalle 9 alle 18. Luigi Di Maio, capo politico del Movimento, dice che “il problema” del vicepremier “non sussiste più” e non dà alcun indirizzo di voto agli attivisti: “Non abbiate paura”.
La capogruppo di FI Mariastella Gelmini denuncia che “le sorti di un nuovo governo sono legate” a “una piattaforma informatica gestita da una società privata”.
Sbarcati i 31 migranti della Mare Jonio a Lampedusa. La Guardia costiera ha avviato lo sbarco per motivi sanitari.
I 104 migranti della nave Eleonore sono sbarcati a Pozzallo, dopo che la nave dell’ong tedesca Lifeline ha forzato il divieto di ingresso in acque italiane.
Borsa di Milano. Ftse-Mib +0,60 per cento. Differenziale Btp-Bund a 167 punti. L’euro chiude in calo a 1,09 sul dollaro.
DAL MONDO
La Cina ha fatto ricorso al Wto contro gli ultimi dazi imposti da Washington del 15 per cento su una serie di merci provenienti da Pechino che includono vestiti, calzature, elettrodomestici e televisori a schermo piatto. “Il paese – ha scritto in una nota il ministero del Commercio di Pechino – difenderà con fermezza i suoi diritti e interessi legittimi”.
A Hong Kong c’è stato uno sciopero degli studenti che hanno boicottato il primo giorno di scuola per protestare contro la governatrice Carrie Lam.
C’è un accordo tra Renault e Nissan. Ieri Francia e Giappone hanno dato il loro “forte sostegno” all’alleanza tra le due case automobilistiche.
E’ stato chiuso l’aeroporto di Mitiga, l’unico funzionante a Tripoli, in seguito a scontri e bombardamenti tra i gruppi rivali.
Le Bahamas sono state colpite da Dorian, l’uragano ha raggiunto la categoria 5 e si è spostato verso la costa della Florida.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio