Le notizie del giorno, in breve
I guai di Alitalia e le dimissioni di due ministri a Malta
Tutto quello che è successo in Italia e nel mondo senza fronzoli e divagazioni
DALL'ITALIA
Per Alitalia si allontanano soluzioni di mercato. “Il consorzio per comprarla non c’è più” ha detto il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli. Che ha anche escluso proroghe aggiuntive. Sfuma, per ora, l’ipotesi di affidare la compagnia di bandiera a un supercommissario.
Plastic tax posticipata di 6 mesi. Il governo studia un allargamento dei prodotti che verrebbero esentati. Sarà rimodulata anche l’imposta sulle auto aziendali. “Abbiamo fatto ammenda” dice il premier Conte.
Riapre parzialmente l’A26 in Liguria. La chiusura della giornata di lunedì era stata caldeggiata dalla Procura di Genova per lo stato di usuramento dei viadotti Fado e Pecetti. Secondo il governatore ligure Giovanni Toti il traffico nel porto di Genova si è ridotto del 30 per cento.
Borsa di Milano. Ftse-Mib +0,39 per cento. Differenziale Btp-Bund a 165 punti. L’euro chiude a 1,10 sul dollaro.
DAL MONDO
La Turchia non appoggerà il piano della Nato per la Polonia e i Paesi baltici fino a quando l’Alleanza non offrirà ad Ankara un maggiore sostegno politico contro i curdi nella Siria settentrionale, lo riferiscono fonti Reuters. Il veto turco bloccherebbe il piano della Nato sui confini europei contro la Russia.
Due ministri si sono dimessi a Malta assieme al capo di Gabinetto del governo Muscat, Keith Schembri. I tre funzionari sono coinvolti nell’inchiesta sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
13 soldati francesi sono morti in Mali in seguito allo scontro tra due elicotteri, mentre partecipavano a un’operazione contro un gruppo jihadista.
Sono stati liberati 200 prigionieri Houti nello Yemen, lo ha annunciato la coalizione a guida saudita.
Parigi vuole tassare le consegne Amazon, colpevole, secondo Anne Hidalgo, di generare “precariato e inquinamento”.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio