"Per ripartire serve la stessa unità del dopoguerra". L'appello di Mattarella
Il presidente della Repubblica, nell'anniversario delle Fosse Ardeatine, è tornato a manifestare vicinanza al paese nel pieno dell'emergenza sanitaria
Il 76esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine è l’occasione, per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di inviare un nuovo messaggio all’Italia nel pieno dell’emergenza coronavirus. “Quest’anno non sarà possibile incontrarsi al Mausoleo delle Fosse Ardeatine – scrive -, per ascoltare, insieme alle loro famiglie e con sempre uguale commozione, il nome dei martiri”.
Soltanto alla fine della scorsa settimana il presidente Mattarella aveva deciso di inviare un messaggio per manifestare vicinanza nei confronti della generazione che più sta patendo l’espansione dell’epidemia: gli anziani, definiti “un punto di riferimento non soltanto negli affetti, ma anche nella vita quotidiana” della società italiana. Quest’oggi, invece, nella rievocazione di quella pagina tragica per la storia del nostro paese, il presidente della Repubblica mette in evidenza come “i valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo momento, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti”. E poi ancora, “la libertà e la democrazia sono state conquistate con il sangue di molti per evitare che ne fosse sparso ancora in futuro. Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l’unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione. La stessa che ci è richiesta oggi in un momento difficile per l’intera comunità”.
Un appello che sembra rivolto anche alle forze di maggioranza e di opposizione, affinché trovino il modo di superare l’astio reciproco in un momento così delicato per il paese. E che richiama l'intervento di un paio di settimane fa, quando, subito dopo l'adozione delle misure che limitavano fortemente le libertà di movimento, il presidente disse che il momento richiedeva "coinvolgimento, condivisione, concordia, unità d'intenti nell'impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi d'informazione".