Crolla un viadotto in Toscana. La lettera di Anas al comune: “Non ci sono criticità”
Qualche mese fa, rispondendo alle segnalazioni del sindaco di Aulla e della provincia di Massa Carrara, la società garantiva: “Non sono giustificati provvedimenti emergenziali”
“Il viadotto Albiano in questione (già attenzionato e sorvegliato da personale Anas) non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica. Sulla base di ciò non sono giustificati provvedimenti emergenziali per il viadotto stesso”. Quattro mesi dopo quel viadotto, che collega Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, e Santo Stefano Magra, in provincia della Spezia, è crollato a terra in un solo istante con un cedimento contemporaneo di tutte le campate in cui sono rimasti coinvolti due mezzi e due persone ferita in modo non grave.
Eppure a mettere nero su bianco le rassicurazioni sulla tenuta del viadotto sulla strada statale 330 era stata soltanto pochi mesi fa l’Anas in una lettera indirizzata dal Responsabile dell’area compartimentale Toscana, l’ingegner Vincenzo Marzi, in risposta alle segnalazioni inoltrate dal comune di Aulla e dalla Provincia di Massa Carrara (“con nota prot. N. 17049 dell’8 agosto 2019”) per la presenze di alcune crepe nella struttura. E gli allarmi si erano moltiplicati nel novembre scorso quando, a detta di alcuni automobilisti, le crepe si erano fatte più evidenti dopo alcuni giorni di forte maltempo. “L’eliminazione degli ammaloramenti esistenti – prosegue la lettera Anas – rientra nella fattispecie fra quegli interventi di manutenzione programmata per i quali a suo tempo è già stata attivata la relativa procedura interna funzionale al reperimento dei fondi necessari a finanziare il loro completo ripristino attraverso una più mirata progettazione esecutiva”.
Dopo questa comunicazione e i sopralluoghi condotto dai tecnici Anas insieme ad alcuni rappresentanti del Comune di Aulla e della Polizia. Proprio il Comune di Aulla, in un post sulla pagina ufficiale, rassicurò i cittadini informando che “il traffico non avrebbe subito limitazioni”.
generazione ansiosa