Il punto è che ci sono due punti fermi da riconoscere e rispettare, su orsi e lupi in montagna. Almeno se si vuole fermare l’attuale deriva antropomorfa, quella che sta trasformando i grandi carnivori in esseri razionali e moralmente responsabili. Per alcuni, orsi e lupi sarebbero “buoni”, addirittura eroici combattenti per la libertà. Per altri invece, sarebbero “cattivi” e dunque da imprigionare, giustiziare, “sterminare” ha detto qualche giorno fa un esponente della Lega Salvini Trentino, che ha invocato, testuali parole, la “soluzione finale”. Ormai funziona così, il dibattito pubblico, politico e mediatico: si prende un tema, lo si agita bene prima dell’uso e poi lo si serve bollente ad un pubblico indotto a formare sempre e comunque opposte tifoserie, in un trionfo di faziosità tanto più appagante, quanto più irrazionale, se non assurdo.
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