Un uomo avanza lungo la strada sterrata della collina. Zainetto, camicia bianca e capelli sulle spalle. Potrebbe essere chiunque, eppure tutti capiscono che sta per accadere qualcosa. Lo hanno riconosciuto. Sanno che è Angelo Vittorio Cavallo, il capo della Procura di Patti che coordina le indagini sulla morte di una mamma e del suo bambino. E’ accaduto anche a Caronia. La tragedia segna il confine. Prima c’era l’anonima vita di un piccolo paese della provincia di Messina, con i suoi tremila abitanti orgogliosi del mare cristallino, delle montagne – i Nebrodi –, del castello normanno. Poi vennero i giorni di agosto, giorni di un tragico destino che si è portato via Viviana Parisi e il figlio, il piccolo Gioele Mondello, morti in un bosco. Caronia è diventato un posto tristemente “familiare” dallo stretto di Messina a Bolzano. I luoghi diventano riconoscibili al grande pubblico. E pure i volti, soprattutto i volti. Il dolore degli altri, doverosamente raccontato ma troppo spesso morbosamente sezionato, diventa il dolore di tutti.
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