Ecco come cambia la Festa del cinema di Roma
Nove giorni invece di dieci, un nome cambiato che cambia anche la sostanza (non “Festival” ma “Festa”, come dieci anni fa) e un solo premio, quello del pubblico, per ridare centralità alla magia del buio in sala. Non la giuria, non la competizione, ma i pensieri, le emozioni e domande che il film porta con sé sono infatti al centro della Festa del Cinema di Roma firmata Antonio Monda (direttore artistico) e in scena dal 16 al 24 ottobre all’Auditorium Parco della Musica (con dislocazione di alcuni eventi al Maxxi e alla Casa del Cinema).
Tra i 37 film in gara, “The Walk” di Robert Zemeckis e il film-concerto “Junun” di Paul Thomas Anderson. Tra gli eventi, la proiezione della versione estesa de “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino e gli attesi incontri con grandi registi e attori: lo stesso Sorrentino, Jude Law, e i duetti tra Dario Argento e William Friedkin, Donna Tartt e Wes Anderson, Joel Coen e Frances McDormand, Carlo Verdone e Paola Cortellesi. “Dieci anni appena compiuti e la pazza idea di ricominciare scommettendo sul cambiamento” e sull’eliminazione “dell’ansia dell’esclusiva a tutti i costi”, dice Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma. Monda invece presenta la “piccola rivoluzione”. Monda invece presenta la “piccola rivoluzione” della Festa che torna a se stessa con la novità dell’“alleanza” con il festival di Londra, con anteprime alternate nelle due città.