Antonio Monda, direttore artistico della Festa del Cinema di Roma (foto LaPresse)

Red carpet in via Condotti per la prossima Festa del Cinema di Roma

Giuseppe Fantasia
L'undicesima edizione dell'evento si preannuncia più interessante che mai. Il direttore artistico Antonio Monda ci ha confidato che sarà dedicato un ampio spazio agli incontri con registi, attori e grandi personalità del mondo della cultura, da Tom Hanks a Meryl Streep.

Al glamour, Antonio Monda, ha sempre preferito la qualità e lo ha dimostrato in tutto quello che ha fatto fino a ora con quella inconfondibile verve, passione, capacità e determinazione che lo contraddistinguono. La stessa regola vale per la Festa del Cinema di Roma di cui è direttore artistico dal 2015 e che quest’anno – edizione numero undici, in programma dal 13 al 23 ottobre prossimo, con un giorno in più rispetto alle precedenti – si preannuncia più interessante che mai. “Ci sarà la festa nel vero senso della parola, con il red carpet e con molti più talent, ma ci saranno soprattutto film di alta qualità e spettacolari”, ha tenuto a precisare “l’italiano che tutti gli americani ci invidiano”, come ci disse tempo fa, a Mantova, la scrittrice premio Pulitzer Jhumpa Lahiri, sua grande amica.

 

“Trovo illogico scegliere un film solo per il red carpet”, ha aggiunto Monda ieri mattina durante una colazione informale con la stampa in un hotel romano. “Il sensazionalismo e la quota mi interessano poco, un film deve essere bello, punto”, ha aggiunto. Poco distante, c’è Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma con cui ha stabilito che anche per quest’anno, come di consueto, il quartier generale dovrà essere l’Auditorium Parco della Musica, ma a essere coinvolti saranno anche altri luoghi della Capitale, dal Villaggio del Cinema – dove sarà allestita una tensostruttura di circa ottocento posti – fino alle sale in città, dal centro alla periferia, comprese alcune delle strutture culturali più importanti. Tra le novità, uno speciale red carpet lungo via Condotti realizzato prima della data d’inizio ufficiale e diversi eventi in pre-apertura, tra cui un concerto e due film ancora top secret.

 

Nel frattempo, Monda ci ha confidato che sarà dedicato un ampio spazio agli incontri con registi, attori e grandi personalità del mondo della cultura, dal due volte Premio Oscar Tom Hanks – a cui sarà dedicata un’ampia retrospettiva (“i suoi film e le sue interpretazioni non invecchieranno mai”) e che riceverà un Premio alla Carriera – alla tre volte vincitrice dell’ambita statuetta Meryl Streep – che parlerà agli spettatori delle grandi attrici italiane che l’hanno influenzata, tra cui in particolare Silvana Mangano. Non mancherà, poi, un incontro con un Premio Pulitzer, David Mamet (vinto con la pièce “Glengarry Glen Ross”), sceneggiatore di decine di film fra cui Gli intoccabili di Brian De Palma e Hannibal di Ridley Scott – con un grande scrittore come Don DeLillo – figura centrale della narrativa postmoderna americana che racconterà, tra le altre cose, della sua passione per Michelangelo Antonioni – e con l’archistar Daniel Libeskind, molto amato da Monda – protagonista dell’architettura decostruttivista, autore del dirompente Museo ebraico di Berlino e del progetto per la ricostruzione del World Trade Center di New York. Oltre alla già citata rassegna sul miglior cinema di Tom Hanks, ci sarà anche una retrospettiva dedicata a Valerio Zurlini e un’altra, a ridosso delle elezioni presidenziali, che avrà per tema la politica americana con quindici film, da John Ford e Frank Capra a Steven Spielberg.

 

Ci saranno anche i convegni – confermato quello sul ruolo della critica con Tony Scott, critico del New York Times – e gli omaggi, come quello dedicato a Luigi Comencini in occasione del centesimo anniversario della nascita, organizzato in tre ‘momenti’: un incontro con il ricordo delle sue quattro figlie (Cristina, Francesca, Paola ed Eleonora), il restauro di uno dei suoi capolavori, “Le avventure di Pinocchio”, e una mostra con cinquanta fotografie scattate proprio dal regista di cui furono in pochi a conoscere quest’altra sua grande passione. Sempre in tema restauri, verrà presentato quello di “Queimada”, come omaggio a Gillo Pontecorvo nel decimo anniversario della sua morte, e “L’Armata Brancaleone”, di cui ricorre il cinquantenario. Dopo che la Detassis ha ricordato i budget (“tre milioni 418 mila per la Festa, dieci milioni 235 mila per la Fondazione, senza il contribuito della Provincia che è uscita da tutte le fondazioni”) e risposto alla domanda sulla Raggi (“Non frequento la politica, ma sono curiosa di capire come si dialogherà con lei e quali sono le sue idee. Sono stata nominata dal sindaco precedente, per ora l’unica certezza è che abbiamo lavorato”), Monda ha ricordato che ci saranno anche altri due grandi eventi all’interno della città, “ma li sto ancora chiudendo”. Lui è così: ama stupire sempre il suo pubblico, e in questo caso, più di altre volte, ha preferito svelare, ma (giustamente) non troppo – o meglio, non tutto – secondo quella regola dell’“always leave them asking for more”, evitando così che manchi l’effetto sorpresa atteso a settembre, quando ci sarà la conferenza stampa ufficiale con il programma completo. Staremo a vedere, ma – conoscendolo un po’ – siamo sicuri che le sorprese non mancheranno.

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