Sesso squallido al Lido, tra Siffredi che annuncia il ritiro e polipi messicani in ogni dove
AUSTERLITZ di Sergei Loznitsa (fuori concorso)
Cose che i turisti fanno, in visita a Auschwitz. Selfie con “Arbeit Macht Frei” (qualcuno ha la kippah). Picnic finché la guida (spagnola) dice: “Ora per favore smettete di mangiare, non è mica l’ultimo pasto che fate. Vamos”. I ragazzini lanciano sassi e prendono sberlette. La cinepresa sta fissa, tutti sono in bermuda, su una t-shirt leggiamo “Sono sopravvissuto a Boda Roja” (una scena cruenta nella serie “Game of Thrones”). Il regista russo non aggiunge una parola, ruba il titolo a un magnifico saggio di William Sebald sulla memoria e l’Olocausto.
LA REGION SALVAJE di Amat Escalante (concorso)
I polipi di “Arrival” non avrebbero sfigurato accanto alla gigantesca ragno-scultura dell’artista francese Louise Bourgeois. Amy Adams cercava di capire il loro linguaggio, schizzetti di inchiostro tipo macchie di Rorschach. Questo polipo messicano – molto più andante, quanto a design – si infila in tutti i buchi. Non intendiamo delle rocce. Sesso squallido e sciamanico, sicura calamita per i premi. Noi scappiamo a vedere il documentario su Rocco Siffredi.
VOYAGE OF TIME: LIFE’S JOURNEY di Terrence Malick (concorso)
“Maman” era la gigantesca ragno-scultura di Louise Bourgeois (poi ognuno psicoanaliticamente pensa quel che vuole). “Mother” ripete la voce di Cate Blanchett, mentre sullo schermo vediamo galassie, oceani, vulcani che eruttano in mare, protozoi, meduse (quest’anno al Lido vanno tantissimo), anfibi, dinosauri, cavernicoli con la clava. Molti millenni dopo i fratelli Lumière hanno inventato il cinema. Terrence Malick però se l’è dimenticato.
Mariarosa Mancuso
Applausi della stampa per “Jackie” (Venezia 73) il biopic del cileno Pablo Larraín, con Natalie Portman nei panni della vedova di John Kennedy. Bruttine parrucche e knock off degli storici tailleur Chanel, ma Portman cattura bene l’essenza del personaggio come se lo ricorda chi c’era allora. Alla conferenza stampa per il biodoc “introspettivo” sull’iperdotato pornodivo Rocco Siffredi, abbiamo appreso diverse cose. 1. A 52 anni, dopo 30 di carriera, si ritira. 2. Non è solo l’arnese fuori misura: a 13 anni è stato ricoverato per eccesso di masturbazione. Giura Rocco che di défaillances sul set gliene sono capitate pochissime. Tutti i giornalisti a dire, della pornostar, “quanto è simpatico” . N.B. Chi vende il proprio corpo per soldi, se non è friendly a prescindere, resta senza clienti. Grande serata luminosa e allegra organizzata da Vanity Fair per la Blauer. La storica azienda americana di divise per poliziotti ecc. e ora anche di abbigliamento sportivo è del piemontese Enzo Fusco. Simpaticissime le schiere di cadetti della Marina in uniforme sotto la scritta “Patria e Onore” all’Accademia navale. Nella galleria di foto con star che indossano capi Blauer, spicca Marilina in un favoloso giubbotto da aviatore con colletto di pelliccia. We want it! Ostriche e non solo servite sui tavoli apparecchiati con tripudio di fiori, luci e bandiere a stelle e strisce dappertutto, tovaglioli, tovaglia e torta gigante compresi. Tra gli ospiti, Giorgio Pasotti, Claudia Gerini, Caterina Balivo, Gabriele Mainetti e Luca Dini, direttore di VF Italia. Lussuose lance round trip da e per il Lido, musica disco dance. Il fogliante boy ha folleggiato fino alle ore piccole. Now that’s what we call a party.