Rosario Fiorello (foto LaPresse)

"Al referendum voterò forse". Riapre l'edicola di Fiorello, equidistante e pop

Simona Voglino Levy
Lunedì 10 ottobre inizia una nuova avventura firmata in joint venture dall’artista con Sky. Ogni mattina alle 7.30 Fiore e i suoi compagni di alzataccia andranno in onda dal bar Ambassador di via Flaminia. Chiacchiere da bar sull'attualità e non solo.

Le edicole stanno sparendo? Sky va in controtendenza. E ne apre una nuova. O meglio: la rileva. Stiamo parlando di “Edicola Fiore”, il format di commento quotidiano delle notizie più golose, digerite da Rosario Fiorello.

 

Incomincia così lunedì 10 ottobre una nuova avventura firmata in joint venture dall’artista, col colosso americano di Rupert Murdoch, con sede nostrana nell’affascinante Rogoredo.

 

Ogni mattina alle 7.30 precise in diretta su Sky Uno (in differita alle 8 sul canale 8 e in replica alle 20.30 su entrambe le reti), dal bar Ambassador di via Flaminia. Un bancone nazional-popolare con una grande scritta bianco su rosso: “Caffetteria”. Il dispenser delle patatine accanto al vassoio delle brioche, innaffiate di zucchero a velo. Il rumore delle tazzine. E Due giovani bariste, intonatissime. A cinque passi (o forse meno), Fiorello mattatore s’improvvisa commentatore tagliente e mai polemico. Che se il buongiorno si scorge dal mattino, certamente con lui giura di prometter bene.

 

“Non siamo un programma comico, vogliamo solo regalare umore pop”, ha spiegato questa mattina Fiorello, proprietario d’eccezione dell’edicola più interattiva d’Italia.

 

“Arrivo per primo, verso le 4.45”, ha spiegato: “Mi sveglio di mio, e così ottimizzo l'insonnia. Mia moglie? Ormai sono come un anziano ninja: mi muovo leggiadro per non disturbare, uso la luce del cellulare, vado sulle punte fino al bagno e lì metto il silenziatore per mitigare il rumore della pipì: lo riempio di carta igienica”.

 

Diversi gli ospiti selezionati per affiancare Fiore, maestro di comica sobrietà. Uno spettacolo d’arte umana più che varia, variegata. C'è Agonia, “con cui facciamo l'anteprima verso le 6”. La sua specialità? Il santo del giorno. Poi c’è John Wayne, che si è guadagnato il nome grazie ai suoi cappelli, la cofanella – infermiera in pensione coi capelli sempre in ordine – il narcotrafficante detto, giustamente, Pablo Escobar. E c’è anche il vignettista: Diz, apprezzatissimo dal padrone d’edicola per l’umorismo semplice. Ma efficace. "Come si annunciano in Australia i grandi eventi?”, domanda il vignettista. “Con il rullo dì canguri", spara. Incredibile, ma tutto vero: gli astanti si sbellicano. Il vignettista, no. E rincara: “Sapete cosa dice un’aragosta inseguita da uno squalo? Non c'è scampo”. Sipario. Ma per la sigla aspettiamo che di roba ce n’è ancora.

 

C’è la bravissima Gabriella Germani, l’imitatrice perfetta della travagliata neo-sindaca capitolina, Virginia Raggi: “sono tre mesi che provo a imitare un sindaco credibile ma non ci sto riuscendo”. E Mauro Casciari, che fa cantare per i personaggi famosi. Tipo, Renzi che canta Bieber o la Boschi che si cimenta in Like a Virgin.

 

Anche se “non è la comicità, ma il buonumore a contare”, come ha spiegato ancora Fiorello. “Noi siamo i nemici della nicchia”, afferma legittimamente tronfio. Stacchetti musicali: il migliore è Porro, il super eroe vegano. C’è il sound impegnativo dei finti remix di Bob Sinclair, la sigla di Gomorra, quindi note neomelodiche partenopee. E il buon Rovazzi.

 

Ma visto che di edicola si tratta, c’è spazio anche per una chiacchiera (da bar, ovvio) sulla stretta attualità. Il referendum?  “Io voterò forse”, ha sghignazzato lo showman. Che ha aggiunto: “Noi non ci schieriamo, solo commentiamo i giornali”. Ci sono i grillini, i piddini e pure i fascistoni. Tutti rigorosamente over 60: “Quando hanno visto Baudo a Domenica In hanno detto: finalmente i giovani!”, ha raccontato Fiore. Che ha puntualizzato: “Sono contento per Baudo: finché c'è vita, bisogna vivere”.
E’ felice di questo programma, Fiorello. Si sente. Un grande show in Tv? “Non mi manca, troppo stress”, dice. Peccato.  
Per questa edicola è stato contattato da parti diverse: “Volevano fosse una finestrella dentro un altro contenitore”, ha spiegato. “E io gli ho detto che la finestrella potevano farsela a casa loro”.

 

Infine, la grande novità: la partnership tra Edicola Fiore e X factor. “Gli eliminati del talent oltre ad avere come punizione l'eliminazione, la notte stessa dovranno venire qui dallo studio, per duettare alle 7.30 con John Wayne”, ha raccontato l”edicolante”.

 

Altri ospiti? I cantanti quasi tutti. Ma nessuna smania politica, promettono: “Se ne inviti uno, poi devi farlo con tutti”.
Dopo un’interruzione natalizia, il programma potrebbe tornare a marzo. E per chi, malizioso, sospetti che la tempistisca dell’eventuale ripresa s’incastri troppo bene con Sanremo, la risposta è servita: “Ho già dato. Ho fatto il cantante e l'ospite. Il presentatore non è il mio mestiere”, ha chiosato Fiorello. 

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