Forza Barnum fisso
A maggio chiuderà il circo con bestiame più famoso del mondo. Tutta colpa dei comunisti. Adesso l’Uomo Putrella come farà a vantarsi con le donne al bar?
La notizia più sconvolgente della storia dell’occidente si è saputa ieri: il circo Barnum chiude. No, voglio ripetere bene: il più grande spettacolo del mondo è fallito. Subito sono saltato per terra. Peggio di quando Muhammad Ali ha picchiato Antonio Inoki (n° 1 del wrestling giapponese). Subito ho telefonato a un amico. Appena ha sentito: “Barnum chiude!” è scappato nei boschi. Sua moglie ha detto che oggi lo lascia. Per me fa bene, è un ragazzo troppo emotivo. Va bene tutto, ma non è che siccome Barnum chiude diventiamo comunisti. Ecco, i comunisti sono la causa del fallimento del circo tradizionale, cioè con bestiame. Questi soggetti con la puzza sotto il naso hanno cominciato a dire che:
- non è giusto che l’elefante fa l’inchino al pubblico;
- non è giusto che le foche si siedano sullo sgabellone da circo a fare le cretine;
- non è giusto che la scimmia vestita da signorina con tacchi alti, gonnellino di paglia e borsetta venga scippata da una scimmia minorenne che entra in pista in motorino e diverte il pubblico;
- non è giusto che i dromedari entrino in scena con la mantellina dorata con scritto “Vantarsi è bello”.
Gli intellettuali di sinistra hanno cominciato a rompere le balle già a fine anni Ottanta. Conseguenza: i circhi con bestie sono passati da 14.000 a 5. Solo in America davano da lavorare a circa 2 milioni di persone. Il bestiame infatti porta un indotto da spavento, tra balle di fieno che adesso i comunisti hanno bruciato. Certo, possono sempre andare a fare gli scrutatori alle primarie del Pd, o aprire un blog, ma vuoi mettere lavorare al circo tradizionale? Se poi venivi morsicato dal babuino tante ragazze volevano conoscerti. Per esempio: eri in un bar a Vercelli, ti veniva vicino la donna più bella della provincia e diceva: “Lavori al circo con bestiame che c’è giù in paese?”. Io: “Sì”. Lei: “E’ vero che l’Uomo Putrella non può uscire dalla roulotte?”. Io: “No, veramente l’Uomo Putrella sono io. Il divieto di farsi vedere in paese è per l’Uomo Cassone dell’immondizia e per l’Uomo Pertica”. Lei: “Come mai?”. Io: “Per forza, l’Uomo Cassone dell’immondizia è 400 kg, se lo vedi al bar poi alla sera non vieni allo spettacolo per ammirarlo. Uguale per l’Uomo Pertica”. Lei: “E’ vero che l’Uomo Cisterna lo fate viaggiare con l’ippopotamo?”. Io: “Sì amore, è tradizione che i grandi obesi viaggiano con il bestiame di grossa taglia”. Lei: “Come mai? Mi sembra razzismo…”. Io: “Non penso, anche perché sono loro che chiedono sia di viaggiare sia di mangiare con il bestiame”. Lei: “Sei fidanzato?”. Io: “Sì, con quella che tosa le giraffe”. Lei: “Non sapevo che le giraffe vengono tosate…”. Io: “Puoi anche non tosarle, infatti i comunisti non vogliono…”.
Riprendendo a ragionare bene per questo articolo, il circo Barnum fino a prima della new economy valeva a Wall Street 1.700 miliardi di dollari. Un’azione era quotata 500 dollari. Come capitalizzazione batteva in potenza la Coca-Cola. Oggi per cento azioni ti danno una scatola di Friskies, il famoso becchime per uccelli. Ma neanche, devi trovare l’amatore. In pratica l’azione del circo Barnum vale 0,000005 euro. Il peggior risultato della storia delle quotazioni. Peggio di una miniera di zinco. Chi infatti, come me, ha messo tutti i risparmi in un fondo di gestione miniere di zinco non solo perde tutto, ma può essere arrestato. Al crollo del titolo Barnum è corrisposta l’ascesa del titolo del Cirque du Soleil, circo comunista del Québec che con la scusa di fare uno spettacolo etico e solidale ha fatto diventare miliardari i suoi padroni. Solo per venire a fare due cretinate all’Expo hanno preso 70 milioni di dollari. Come tutte le mode lanciate dai rompiballe di sinistra la cosa ha subito funzionato. Funzionato per loro, ma sbattendo per terra l’economia reale.
Ieri Trump ha telefonato a Briatore: “Ciao Flavio, te la senti di rilevare per un dollaro simbolico il circo Barnum?”. Briatore: “Certo Donald!”. Trump: “Siccome sono venuto a sapere che in Italia i crudisti (evoluzione dei vegani) sono andati a manifestare davanti al delfinario di Cesenatico, direi di rilevare anche quello”. Briatore: “Ok! Ma pensi che arriveranno a anche a contestare lo spettacolo delle orche marine che saltano come sceme all’Acqua Park di Tucson?”. Trump: “Non c’è da dirlo due volte, al peggio non c’è limite, quelli sono talmente fanatici che tra un po’ non si potrà più tenere il cane in casa”. Briatore: “Motivo?”. Trump: “Dicono che va abolito”. Briatore: “Sì, così lavorano solo con i loro convegni sull’aria calda e la Trattativa”. Trump: “Flavio, oggi Standard&Poor’s ha dato la doppia A come affidabilità al debito pubblico dei masai”. Briatore: “Mettiamoli nel circo: quello che fanno nella savana lo ripetono sotto un tendone”. Trump: “Però non di plastica, perché inquina”. E giù a ridere come matti.
Chiudendo il circo Barnum chiude anche la scuola per cani di Odessa. La scuola per cani di Odessa è in assoluto la più prestigiosa. In 200 anni ha fornito cani ammaestrati a tutti. Non c’è circo con bestiame che non abbia acquistato qualche cane giocoliere da qui. I cani venivano presi dal canile di Londra e portati in nave a Odessa. Già sulle navi alcuni insegnanti insegnavano ai cani a comportarsi da cretini. Anche il commercio dei pachidermi indiani con Barnum chiuso salta. Una bestia che veniva condotta al circo Fratelli Testagrossa ammortizzava in breve tempo il costo. Il regime fiscale infatti era molto bello per i titolari di questa attività. Da quando Michael Moore, Vandana Shiva, Carlin Petrini, Tomaso Montanari, Mario Tozzi e compagnia di giro hanno cominciato a fare il lavaggio del cervello al ministro delle Politiche agricole, il governo ha deciso di far fallire gli allevamenti di bestiame e i circhi a essi collegati. Benissimo! E cosa andiamo a fare? Io suonare il tamburo al palio di Urbino vestito da soldato medievale non ci vado. Va bene tutto ma su cosa basiamo l’economia? Sulla partita a scacchi di Marostica? Ma non facciamo ridere i polli. All’estero le cancellerie ci scherzano. Premier inglese: “Sai che l’Italia vuole smantellare il sistema industriale per basare tutto sulla piadina romagnola e sulla visita al parco archeologico di Oristano?”. Premier giapponese: “Ragazzi, non ce la faccio a stare serio”.
E giù a ridere come matti. Premier inglese: “Non vogliono offendere l’ambiente, tra un po’ si daranno alla pastorizia. Ma neanche, se pure mangiare il formaggio è reato, suoneranno le nacchere tutto il giorno sperando che i nostri concittadini vadano a fare i turisti”. Premier cinese: “Ma quelli sono degli illusi, non sanno che adesso tutte le nazioni puntano sul turismo e hanno dei posti bellissimi anche loro. Che ridere ragazzi… Compriamogli Gabbiadini per 150 milioni di euro e diamolo in prestito allo Shanghai Fc”. Premier giapponese: “Ti consiglio anche l’acquisto del centravanti del Chievo Verona”. Primo ministro cinese: “Quanto costa?”. Interviene al telefono Mino Raiola: “Viene via con 250 milioni di euro, ingaggio di 30 milioni”. Premier cinese: “Ok, ci sto”. Raiola: “Parto adesso per la firma”. Interviene la Farnesina che ascoltava la telefonata: “No, adesso no! Perché lo scalo di Nanchino è chiuso per neve”.
Barnum fallito vuol dire anche recessione in Madagascar. Qui il 96 per cento del pil è basato sulla cattura e vendita dei lemuri. Gran parte delle multinazionali hanno qui impianti per la spedizione dei lemuri a zoo e circhi. Adesso cosa ci inventiamo? Le gare di rutti? Ma dopo 5 minuti il pubblico si stufa. Poi il Madagascar non ha questa tradizione tipica dei popoli nostrani. Crollo del prezzo delle banane, e spiego bene il motivo: un gorilla di montagna in cattività, sia esso detenuto in circo o zoo, squarcia 50 kg netti di banane al giorno. Questo vi fa capire anche come i costi di un circo con bestiame siano decine di volte più onerosi del Cirque du Soleil, altro che etica!
Altro esempio di economia circolare: la roba che avanza nei supermercati viene ritirata e data al bestiame del circo. Adesso cosa fanno? Che spreco! Tutti si ricordano la leggendaria tournée del Barnum in Europa del 1971, unica tappa italiana: Parma. Evasione scolastica totale nei giorni del circo accampato, lavoro minorile esaltato. Infatti noi bambini eravamo ben lieti di essere usati (per lire 10) per mettere giù i pali che tenevano su il tendone. Tanti pagavano loro per fare quel lavoro lì. L’abbandono scolastico alla presenza di un circo in paese si impennava. I figli dei circensi erano più belli di noi. Il motivo? Semplice: non andavano a scuola. Ma sapevano già tutto. Anche come baciare le bambine e sottrarsi al momento giusto. Infatti la prima regola era: devi smettere tu di baciare la fidanzatina, non viceversa. Tante cose ci insegnavano i bambini del circo a noi stanziali:
- come far innamorare le bambine e poi levare le tende e farsi inseguire;
- che regali ricevere dalle bambine.
Insomma, i figli degli artisti del circo Barnum hanno insegnato a noi bambini di allora tutto. Adesso saranno grandi e se non entrano anche loro nel Movimento 5 stelle (come sto facendo io) per loro non vedo altri mestieri così completi. Alcuni lavoratori del Barnum (pochi) possono riconvertirsi. Tipo l’uomo che spacca con le mani l’elenco telefonico di Rieti. Quello può fare lo stesso numero in un circo etico. Quello invece che bastona i verri nel recinto vicino al circo no. Anche perché non è giusto comportarsi così, sia al circo che fuori. Per quanto riguarda l’Uomo Mezza Tonnellata (già Uomo Cisterna) si è verificato che massimo pesa 350 kg. Per vestirlo e farlo sembrare più grosso si usa il sipario del teatro Regio di Parma. Anche qui c’è stato un esposto di uno del pubblico al Comitato difesa dei consumatori. Dicevano che la pubblicità sui manifesti era ingannevole: l’Uomo Bestia non era 500 kg. Per cui si è provveduto alla pesa pubblica (su pubblica pesa in piazza). Era 195 kg. In effetti quella volta si era esagerato a presentare l’Uomo Cassone.
In pratica ci hanno contestato tutto. Anche la catena con cui teniamo fermo il bestiame. Dicono che va dipinta di blu, è più romantica. Anche vedere bere i dromedari, che bello. Nonostante si continuava a portare secchi di acqua davanti alla dromedaria, non smetteva di bere. E’ saltato il contatore dell’acqua della donna anziana a cui ci eravamo attaccati. Lei è andata dal sindaco a portare la bolletta. La giunta comunale per questo è caduta. Andando avanti così si arriverà ad abolire la corrida. Sarebbe il colmo. E che ne sarà del negozio di abbigliamento per bambini torero di corso Buenos Aires a Milano? Dopo gli atelier di pellicce fanno fallire anche lui. Ma il sogno di ogni genitore è di avere un bambino torero. E allora perché rinunciare? Ma ormai tutto è perduto se anche la pubblicità del tonno ci dice che è pescato a canna. A canna? Ma come fanno a tirar su un tonno con la canna? Non è meglio la tonnara? Senza mancare di rispetto a Eataly… La tonnara, se delle dimensioni giuste e fatta con decoro porta sviluppo e turismo. Si può inscatolare direttamente sul posto senza permesso della Ue. Se si vuole. Se invece si ha paura di offendere quelli di Sel allora lasciamo stare e puntiamo tutto sulle castagne, o meglio la farina. Ottimo alimento per allevamento di struzzi che se macellati in modo esatto hanno una resa più di una manza. Ma anche qui c’è gente che rema contro. Per cui tutti alle Canarie a spendere la pensione. No ai voucher fisso!
Abbiamo tentato con il Cnr di reintrodurre nel loro habitat lo yeti e un altro mezzo scemo catturati nel 1930 sul monte Resegone. Da allora era un’esclusiva del Barnum. Non si adatta più, tanto che il giorno dopo lo abbiamo trovato morto. I Coldplay ci hanno fatto anche un video musicale, guadagnando sul fatto che gli dispiaceva. Per cosa? Noi lo abbiamo mollato, ma ormai era viziato. Perché gli animali al circo stanno meglio che fuori. Il film “Truman show” insegna. Anche il contrabbandiere di sigarette per i miliardari di sinistra non è un lavoro completo. Non tanto in sé, quanto perché i motoscafi inquinano e disturbano la barriera corallina. Che dove lo facciamo noi non c’è, per cui non si estingue. E comunque meglio lei che noi.
A fine Ottocento c’era un numero nel circo molto seguito: l’uomo alto come una vitella. Entrava in scena una vitella e poi un uomo alto esattamente così. Era piccolo come un uomo, ma non da competere con gli uomini più piccoli del mondo. Faceva impressione però vedere un uomo alto come una mucca. Una bestia che mi sarebbe piaciuta ma non è mai esistita al circo è il coyote. I motivi di tale essenza sono vari. Il primo è che per mantenerlo devi dargli da mangiare una volpe al giorno più un dessert (di solito una marmotta). Poi cosa gli fai fare? Ci sarebbe il salto della stanga, ma non è un grande numero. Si tratta di mettere una stanga e il coyote la salta. E allora? Tra i baracconi attorno al tendone c’era anche il quagliodromo per tirare alla quaglia. Hanno fatto chiudere anche quello, sempre per etica, roba da matti. Adesso nessuno alleva più quaglie da tiro al volo. Altri posti di lavoro persi.