"È in corso l'evangelizzazione dell'Europa. Ma da parte dell'islam"
"L'Occidente era creatore di senso, ma ora non è più niente". Un estratto dell’intervento dello scrittore algerino Boualem Sansal alla Fiera del Libro di Francoforte
Pubblichiamo un estratto dell’intervento del grande scrittore algerino, autore del romanzo “2084”, alla Fiera del Libro di Francoforte. Il testo è in edicola questa settimana nell’ultimo numero di MicroMega
Vengo molto spesso in Europa e avverto quest’angoscia, che monta a una velocità straordinaria. Quindici anni fa avvertivo piccole paure, piccole inquietudini. All’epoca, quando dicevo alle persone che forse bisognava che cominciassero a preoccuparsi di queste cose, iniziare a rifletterci, mi ridevano in faccia. Dieci, quindici anni dopo, la paura è ancora lì, si è radicata, è dappertutto. E’ necessario ora vedere da dove proviene questa paura. Le fonti di angoscia sono quattro. Il terrorismo è la prima. Un terrorismo che fino a un’epoca non troppo remota era una questione lontana, perché interessava paesi come l’Algeria, la Turchia, l’Iraq, la Siria, e che oggi invece è qui, dentro casa. Il secondo fattore che rende tale paura forte e sorda, è rappresentato dal fatto che gli atti di terrorismo, prima commessi da stranieri, oggi sono invece per lo più compiuti da connazionali, da cittadini francesi per esempio.
La terza ragione è la più diffusa ma anche la più difficile da capire: si tratta del fenomeno di islamizzazione, che va ben al di là del terrorismo. Voi siete davanti a un fenomeno di “evangelizzazione” dell’Europa, se posso utilizzare questo termine. Un processo religioso, ideologico, politico molto potente, finanziato da grandi stati e portato avanti da determinate élite, che sta trasformando a poco a poco la società europea e quella occidentale in generale, islamizzandola. Possiamo accorgercene dalla costruzione delle moschee, dalla nascita di istituti islamici e dalla diffusione di canali satellitari che trasmettono ovunque nel mondo.
Stati come l’Arabia Saudita, il Qatar o altri intervengono ormai direttamente nei vostri paesi per promuovere questa islamizzazione e trovano apparentemente un terreno molto fertile. Non solamente nelle banlieue, che sono secondo me un fenomeno marginale. Al contrario stiamo assistendo a un’islamizzazione in profondità. Si innestano, si insediano, si radicano valori islamici nella società occidentale. La quarta ragione riguarda il fatto che, indipendentemente dal terrorismo e dall’islamizzazione, assistiamo a una sorta di declino dell’Europa. Gli europei sentono che la storia sfugge loro di mano. Non sono più artefici della storia come lo sono stati negli ultimi quattro secoli. La storia si fa altrove. Si fa nel Pacifico, si fa in Africa, si fa nel mondo musulmano. E l’occidente, che era creatore di valori, di senso, non è più niente. Ora riceve, suo malgrado, segnali che vengono da un’altra parte e che è in qualche modo obbligato ad accettare. Allora come possiamo reagire? La prima idea potrebbe essere quella di provare ad arrestare questo declino. Si è parlato di “riarmamento” filosofico o morale. I valori dell’Illuminismo si sono indeboliti. La democrazia non funziona più, tutto qui. E questo è un fatto avvertito in tutto il mondo, anche in quei paesi che hanno inventato la democrazia. Dunque c’è bisogno di un reale riarmamento in questo senso, un riarmamento filosofico, morale. Soprattutto di fronte alle ambiguità dell’occidente, che preoccupano molto.