Arriva l'Orda delle danze post-Internet
Il Chiostro del Bramante diventa un palcoscenico a cielo aperto con la prima nazionale di “Il domani è cancellato”, una performance del collettivo (LA)HORDE, all'incrocio tra danza e arti visive
Foto di Tom de Perret – Nuit-Blanche – (LA)HORDE
Foto di Tom de Perret – Nuit-Blanche – (LA)HORDE
Foto di Tom de Perret – Nuit-Blanche – (LA)HORDE
“Nel mezzo di una città anonima, sul marciapiede di una piccola stazione di periferia, in una piazza di Berlino, in un parcheggio, i giovani iniziano a ballare. In media dura circa venti secondi, è un'esplosione di energia su musica elettronica con ritmi pesanti e nervosi”. Così, nel 2017, un articolo del settimanale francese l'Obs descriveva “l'eccitante mondo delle 'danze post-Internet'”, le cui immagini sono ovunque su YouTube. E da alcuni anni sono anche sui palchi dei teatri o sulle pareti del Gaîté Lyrique, il centro per le arti digitali e la musica moderna di Parigi.
Su YouTube si possono scoprire molti video di danza. A volte circumnavigano il pianeta, sono ripetuti ovunque, come un passaggio di corrente in un relè. Il gesto è un linguaggio universale. La danza post-internet alla fine non è molto diversa dalle danze popolari. Semplicemente, invece di essere insegnata nelle sale da ballo o nei club, si impara prima nella propria stanza, grazie a video che potrebbero essere stati pubblicati all'altro capo della Terra. Il mondo online non è qui per uccidere quello offline, ma per aumentarlo, per alimentarlo. Marine Brutti, Jonathan Debrouwer e Arthur Harel sono tre giovani artisti. Riuniti da anni nel collettivo (LA)HORDE, lavorano all'incrocio tra danza, arti visive e performance. Si nutrono di spettacoli, film, libri. E di video su YouTube. Da una registrazione amatoriale di kids club – ragazzini che ballano techno in un sobborgo olandese – e grazie alla “benevolenza” dell'algoritmo arrivano ai primi video di “jumpstyle”: uno stile di street dance nato all'inizio dei Duemila tra Belgio e Olanda e basato sul solo movimento delle gambe attraverso calci, rotazioni e salti. Le braccia servono solo a mantenere l'equilibrio. Un genere che esiste soprattutto online, lontano dai radar della cultura mainstream. Ecco perché i tre giovani artisti la chiamano danza "post-internet", prendendo in prestito il nome dall'omonimo movimento d'arte contemporanea. (LA)HORDE scopre un intero mondo di cui non aveva mai sentito parlare. A lungo gli artisti studiano i video postati sul web da ballerini più o meno improvvisati e fanno proprio il “jumpstyle”. Si impara da soli, grazie ai tutorial che altri hanno messo in rete. Sono balli progettati per lo schermo: devi ballare di profilo per mostrare tutti i gesti, in modo che il corpo rimanga sempre nell'inquadratura, senza dovere spostare la fotocamera.
Venerdì 7 e sabato 8 giugno, il Chiostro del Bramante diventerà un palcoscenico a cielo aperto con la prima nazionale di Il domani è cancellato, una performance creata per l’occasione da (LA)HORDE, freschi di nomina alla direzione artistica del Centre Chorégraphique National – Ballet National di Marsiglia. Lo spettacolo è realizzato nell'ambito di La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut Français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut Français, del Ministère de la Culture e della Fondazione Nuovi Mecenati. Nel centro del chiostro, quattro danzatori invaderanno ogni angolo del colonnato con una serie di performance che infrangono i codici della danza contemporanea, con alcune coreografie apparentemente improvvisate di “jumpstyle”. Ad accompagnarli, le proiezioni dei film realizzati dal collettivo: The Master’s Tools (2017), dove nel mezzo di un balletto di macchine e sotto l'occhio di una telecamera in continua rotazione, corpi danzanti, ribelli e convulsi, si strofinano l'un l'altro; e Cultes (2019), che si interroga sul legame tra la forma del festival e i suoi risvolti industriali, a partire dalla Summer of Love e da Woodstock. Chiude la serata un dj-set electro di Pierre Rousseau, giovane produttore e compositore, autore della colonna sonora di Cultes.
Il collettivo ha anche lanciato una piattaforma digitale che riunisce questi video. L'orda è una comunità globale. Per loro, spiegavano a Trax magazine, ogni collaboratore forma questa “orda”. Sia che sul palco salgano in dieci sia che ci siano più di 150 persone, come nel 2017 alla Nuit Blanche alla Halle Hébert, un edificio in disuso della compagnia ferroviaria francese. Ogni cultura porta la sua specificità, trasformando il gesto. Che “salta” dai paesi dell'Est, influenzati dei balletti russi, alla California, dove già incontra l'hiphop.
(LA) HORDE - Il domani è cancellato
7 – 8 giugno 2019, ore 19.30. Chiostro del Bramante, Roma, via Arco della Pace.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per prenotazioni: [email protected]