Fuga dal giornale tradizionale
Riparte il tour del giornale dal vivo più sorprendente d'America. Si svolge in teatri, nulla è registrato e può essere registrato o twittato, tutto avviene in diretta
Ricomincia il 20 settembre il “tour” del giornale più bello d’America, che rispondendo a un’esigenza diffusa – un giornale non lo vogliamo neanche regalato, ma faremmo a pugni per vedere i suoi giornalisti in carne e ossa in una cornice come si vuole splendida ed esclusiva per le masse – furbamente esce quasi solo in versione “live”. Si chiama California Sunday Magazine ed è un mensile smilzo distribuito negli Stati Uniti in accoppiata coi maggiori quotidiani (e spedito scaltramente ai Cap o Zip più abbienti e interessanti) ma soprattutto in versione dal vivo che si chiama Pop Up Magazine. Si svolge in teatri, nulla è registrato e può essere registrato o twittato, tutto avviene in diretta. “Devi essere lì, è una cosa che nasce e muore lì” ci aveva detto il direttore Doug McGray, ex New Yorker. “Spesso vai a vedere spettacoli che sono progettati per la tv, invece noi volevamo fare il contrario, per questo non li filmiamo, sono fatti per il pubblico teatrale, tu compri il biglietto, porti gli amici o una fidanzata, è un evento irripetibile, ascolti le storie perché sai che non sarà mai uguale. Qualcosa che vieni a vedere apposta”. “Non siamo in cerca dei tuoi trenta secondi di attenzione, mentre armeggi su cinque device diversi. Né del tuo tempo mentre sei a casa, con amici e famiglia mentre guardando la tv chatti o twitti, qui invece devi farti coinvolgere”, dice invece Chas Edwards, che è l’editore, quello che ci ha messo i soldi. E’ anche lo startupparo del gruppo: precedentemente ha lavorato a CNet e ha fondato il portale Digg, oltre a essere il cofondatore di Federated Media, una delle aziende pioniere nella pubblicità online. Anche le pubblicità sono estemporanee e “live”, una diversa per ogni spettacolo. Quest’anno per la rentrée che parte dalla California per arrivare dall’altra costa c’è una novità, il Pop Up Magazine diventa tematico, e il tema è la fuga. “Escape” è il titolo, e prevede fughe “dalla politica. Dal passato. Da paesi ostili. Dal climate change. Da Internet. Forse anche da noi stessi”. I biglietti si trovano online, e sono abbastanza cari.