Palermo, non solo Manifesta
Bam, festival dedicato ai popoli e le culture dei paesi che si affacciano sul mare, riunisce artisti internazionali e palermitani, puntando sul carattere transdisciplinare della programmazione
Si svolgerà a Palermo dal 6 novembre all’8 dicembre la seconda edizione di Bam-Biennale Arcipelago Mediterraneo, festival internazionale di teatro, musica e arti visive dedicato ai popoli e alle culture dei paesi che si affacciano sul mare. Quest’anno al centro del festival c’è la mostra Übermauer, curata dalla fondazione Merz, che riunisce opere storiche e inedite di artisti internazionali come Shilpa Gupta, Alfredo Jaar, Emily Jacir, Zena el Khalil, Shirin Neshat, Damián Ortega, Michal Rovner e Driant Zeneli, di italiani o residenti come Francesco Arena, Claudia Di Gangi, Patrizio Di Massimo, Claire Fontaine, Giuseppe Lana, Andrea Masu e Gili Lavy, e di palermitani come Stefania Galegati, Ignazio Mortellaro e Michele Tiberio (gli artisti apriranno i propri studi a una serie di visite e incontri pubblici). Nell’anno in cui ricorrono il cinquantenario dei moti di Stonewall e i trentennali della rivolta di piazza Tienanmen e della caduta del Muro di Berlino, Übermauer propone un percorso di analisi e testimonianza sulle possibili declinazioni del muro, inteso come elemento simbolico, politico, storico e psicologico. Estendendosi tra il mare, la Kalsa e il Cassaro, le installazioni e i progetti toccheranno numerosi spazi pubblici e privati disseminati nel tessuto cittadino: il teatro Garibaldi, il teatro Bellini, la piazza Magione, il convento della Magione, lo Spasimo e la Sala sopra le Mura, la chiesa dei SS. Euno e Giuliano e altri. Accanto alla mostra, c’è anche il Transeuropa Festival che approda a Palermo per la sua prima edizione italiana dopo Berlino, Belgrado e Madrid. Palermo si conferma così avamposto artistico mediterraneo dopo il successo di Manifesta dello scorso anno, anche se Bam viene prima, ci tengono. “Con la prima edizione nel 2017, Palermo è tornata a essere un riferimento culturale per tematiche e ricerche artistiche e culturali globali”, dice Andrea Cusumano, ideatore e direttore artistico. “Bam ha dettato la formula poi diventata imprescindibile, per l’offerta culturale della città: la partnership con importanti istituzioni culturali nazionali e internazionali, la dimensione diffusa delle attività e il carattere transdisciplinare della programmazione”.
Universalismo individualistico