Dieci fumetti italiani da regalare a Natale
Da Tex a Scozzari, da Corto Maltese a Leo Ortolani, per scoprire o riscoprire le eccellenze nostrane
“Italians do it better”, diceva la scritta sulla maglietta di Madonna nel celebre video di “Papa Don’t Preach”. Ma cosa “fanno meglio” gli italiani? Di sicuro il fumetto. L’Italia è un paese di eccellenze fumettistiche: se il medium non è ancora considerato come in Francia, molti nostri autori sono apprezzati in tutto il mondo: sono ormai tantissimi i disegnatori italiani di personaggi internazionali come Spider-Man, Batman o i Fantastici Quattro. Per non citare la scuola italiana di fumetti Disney, in assoluto la più ricca di talenti (come Giorgio Cavazzano, Massimo De Vita o Silvia Ziche). E sebbene le vendite siano lontane dalle vette del passato (nel 1993 in estate Topolino aveva superato il milione di copie) in rapporto alla popolazione i fumetti vendono di più che negli Stati Uniti.
Ci diamo allora al “sovranismo fumettistico” e per Natale consigliamo dieci libri a fumetti di autori italiani, fra nuove uscite e ristampe.
Tex l’inesorabile
Di Mauro Boselli e Claudio Villa (Sergio Bonelli Editore).
Qual è da anni e anni il mensile italiano più venduto? Tex. E dallo scorso anno al secondo posto c’è lo spin off, Tex Willer, serie prequel nata per i settant’anni del personaggio creato nel 1948 da Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini, dove il futuro capo bianco dei Navajos è un ventenne ricercato. In anticipo di qualche mese rispetto all’edicola è uscita in libreria questa attesissima storia speciale scritta da Mauro Boselli, da anni sceneggiatore e curatore della serie disegnata dal grande Claudio Villa. Era dal 2002 che non usciva una storia di Villa, impegnatissimo con le copertine di serie regolare e ristampe. Ma l’attesa è stata ripagata da splendide tavole di uno dei massimi disegnatori classici al mondo.
Le ragazze del Pillar
Di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao).
Fra le fonti di ispirazione di Tex c’è la grande avventura dell’Ottocento, da Emilio Salgari a Robert Louis Stevenson. Radice e Turconi la declinano in chiave moderna, come si vede in questo volume, seguito del precedente “Il porto proibito”. Tornano le simpatiche prostitute del bordello Pillar to Post, il libro racconta le storie di due di loro, June e Lizzie.
L’arte di Erio Nicolò
A cura di Roberto Guarino a Matteo Pollone (Allagalla).
Uno storico disegnatore di Tex (ma anche di altri personaggi come il Principe Chiomadoro) è stato Erio Nicolò, nato cento anni fa. Questo volume lo celebra con contributi di critici illustri come Antonio Faeti, Gianni Brunoro, Giulio Cesare Cuccolini, Giuseppe Pollicelli e dello sceneggiare texiano Claudio Nizzi. C’è anche un ricordo dell’editore Sergio Bonelli (1932-2011), scritto nel 2005.
Apocalisse
Di Alfredo Castelli e Corrado Roi (Sergio Bonelli Editore).
Il creatore di Martin Mystère e uno storico disegnatore di Dylan Dog (ma in anni lontani ha disegnato anche storie del Detective dell’Impossibile di Castelli) realizzano insieme un’affascinante versione a fumetti dell’ultimo, enigmatico, libro della Bibbia.
Il gioco
Di Milo Manara (Panini Comics).
Manara non è sempre stato Manara. Non è cioè sempre stato il celebre maestro dell’erotismo. Prima era soltanto un bravo disegnatore che faceva anche storie senza donne (come “L’uomo delle nevi” su testi di Castelli). È “Il gioco” (1983), con la storia della repressa Claudia che dà sfogo ai suoi desideri più inconfessabili grazie al marchingegno tecnologico di un eccentrico dottore, a consacrarlo nel genere. Questo volume è una ristampa, accompagnata dai suoi tre sequel usciti rispettivamente nel 1991, 1994 e 2001.
Luna 2069
Di Leo Ortolani (Feltrinelli Comics).
Il creatore del supereroe umoristico Rat-Man è nato nel 1967, non può ricordare l’allunaggio di cinquant’anni fa. Ma la Luna è nel suo immaginario. La Luna delle serie tv come “Ufo” e “Spazio 1999”. E questo volume, realizzato in collaborazione con l’Asi (Agenzia spaziale italiana) e con l’ESA (European Space Agency) è un commovente (anche se sempre divertente, come tutti i fumetti di Ortolani) omaggio al sogno dell’umanità di raggiungere le stelle.
Lassù no
Di Filippo Scòzzari (Coconino Press Fandango).
Il fumetto del passato può essere rassicurante, come le storie di Nicolò, oppure eversivo come si vede in questa raccolta di storie brevi uscite fra gli anni Settanta e Duemila, di un autore importante e fuori dagli schemi come Scòzzari. Nella storia “Che cosa voglio disegnare” fa una vera dichiarazione di poetica dicendo che vuole disegnare “tutta la merda del cosmo. e non mi accontento di meno, chi siamo e dove andiamo. Con me, ormai lo saprete, il fumetto ricomincia sempre da zero”.
Goat
Di Emanuele Rosso (Coconino Press Fandango).
In un anno molto bello per il tennis italiano, con Fabio Fognini che vince un grande torneo come Montecarlo e Matteo Berrettini che chiude la stagione fra i top ten e si qualifica per il Masters, arriva il primo mockumentary (documentario di finzione) a fumetti sul tennis che racconta la storia di Idris Arslanian, francese di origine siriana che arriva a giocare contro i vari Djokovic, Federer, e Nadal. Il più grande tennista del quale non avete mai sentito parlare.
Il buio colpisce ancora
Doppia citazione per Ortolani, stavolta in veste parzialmente diversa. È un volume di recensioni umoristiche di film a fumetti, il secondo dopo Il buio in sala del 2016 (da cui il titolo alla Star Wars). Ortolani passa con nonchalance dai blockbuster di Marvel e DC Comics ai film “d’autore” come “Chiamami con il tuo nome” di Luca Guadagnino, stroncandoli (quasi) tutti e mettendo nelle recensioni la propria quotidianità, passata (il Leo ragazzino che amava Star Trek) e presente (la moglie, le figlie, l’amico Marcello sodale di tante visioni in sala).
Corto Maltese: Il giorno di Tarowean
Di Juan Diaz Canales e Rubèn Pellejero (Rizzoli Lizard).
È vero, gli autori sono due spagnoli, ma se Tex è il personaggio italiano a fumetti più venduto, Corto Maltese è il più famoso nel mondo. È la terza storia del marinaio creato da Hugo Pratt di Canales e Pellejero (i soli ad averne continuato la saga dopo la morte del fumettista veneziano) ed è un prequel della sua prima apparizione nella Ballata del Mare Salato del 1967, che spiega come fosse finito legato a una zattera sull’oceano.
Universalismo individualistico