Inutile tirare fuori la lettera di addio scritta dalla giovane amante il 6 gennaio 1988 e finita in un saggio del 1997 (“De la Rupture”). Inutile leggerla con un filo di voce in un video su YouTube come se recitasse i versi di Racine, e riproporla come autodifesa in un articolo pubblicato dall’Express: “Allora ti prego, lasciami andare via, e trasformare noi due nei miei ricordi più belli. Sono felice che le ultime ore che ho vissuto con te siano state ore di felicità, di piacere, di tenerezza. Gli ultimi abbracci sapranno attenuare nella mia memoria gli istanti dolorosi per lasciare spazio ai momenti di intensa felicità. E presto ricorderò il
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