Uno che ha scritto “si ha molta fiducia nella nostra incapacità” è immortale. Eppure al telefono con Andrea Marcenaro, che mi ha segnalato la sua intuizione insonne sulla nuova antropologia italiana, ho capito che la pandemia (“pandemia pandemia per piccina che tu sia…”) ha provocato un ultimo decesso, quello di Leo Longanesi e dei suoi grandi nipoti come Flaiano, Montanelli, Alberto Savinio. Arbasino sopravvive, perché era postmoderno, ma loro, strapaesani e moderni, tramontano (forse) con la disciplinata serietà della quarantena, poche multe, tanta osservanza delle norme improvvisate da un governo improvvisato, qualche balcone per onore di firma, molta fiducia nella nostra incapacità. Abbiamo chiuso per primi, riapriremo per ultimi. E non vola una mosca. Qualcosa vorrà pur dire.
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