Avrà saputo del plexiglas? Della metratura da rispettare per mangiare in compagnia? Delle “spezie da tavola da pulire e disinfettare dopo ogni cliente”? (così dicono le regole per la riapertura dei ristoranti ticinesi, e lui alla lontana da lì proveniva). Michel Piccoli è morto la scorsa settimana, la notizia è stata data ieri, e per prima cosa viene in mente “La grande bouffe”. L’ammucchiata erotico-gastronomica – e sì, anche mortuaria – di Marco Ferreri che diede scandalo al Festival di Cannes del 1973. Per impastare si impastava, nella villa dove i quattro maschi stanchi annoiati avevano messo in atto il loro piano. Ma sulla pasta frolla, per dare forma al dolce, era poggiato il culo nudo di Andréa Ferréol.
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