Chiudono le stagioni estive, ritrovi abituali di musicisti e appassionati che il Coronavirus sta allontanando. Altre, tipo il Rossini Opera Festival, stanno cercando soluzioni alternative. L’allegato 9 del decreto governativo in vigore dal 18 maggio al punto uno indica come condizione per la ripartenza degli spettacoli dal vivo il “mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti”. Distanziare in musica significa ammutolire. Cancellare. Il melodramma è arte che si fa pelle a pelle, anima ad anima. Bisogna essere vicini, ascoltarsi. In scena ci si sfiora. Immaginate Violetta, protagonista della Traviata, che muore sola per terra con Alfredo (che durante tutta l’opera meriterebbe sì l’allontanamento) a un metro (almeno) di distanza.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE