E’ in corso una lotta contro la libertà in cui basta dichiararsi offesi per ottenere l’accerchiamento pubblico di qualcuno. La grande eccitazione è data dal proibire, punire ed eliminare parole, pensieri, opere e persone in nome della correttezza suprema
In questa ubriacatura di indignazione di tipo adolescenziale priva di pensiero critico, in cui si mette in mostra la propria virtù accusando altri di essere (o essere stati almeno una volta, e quindi per sempre) razzisti, sessisti, omofobi, colonialisti, maschilisti, suprematisti, irrispettosi e abietti, e dunque meritevoli di cancellazione, l’intimidazione in atto non ha nessun interesse per la verità.
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