Storia, personaggi e interpreti di una musica che ha conquistato e commosso il mondo. Che ha stregato poeti e compositori, persino il cinema. Che ha attraversato le guerre: ricordate la “Leggenda del Piave” o il Capitano Corelli?
Mannaggia ai poeti. Non c’era, una volta, notte immobile d’estate senza che tremolo di mandolino o arpeggio di chitarre la facesse vibrare per il bene di volenti o nolenti ascoltatori. Il “piacevole lamento”, the pleasant whining of a mandolin evocato da T.S. Eliot, lungamente colorò l’aria che tira sopra la Terra desolata. E offrì a Giuseppe Ungaretti succo ristretto per rapidissima poesia, che appunto intitolò Mandolinata: “Mi levigo / come un marmo / di passione”. Mannaggia ai poeti specie nelle notti estive, quando Lucio Piccolo giù a Capo d’Orlando riascoltava melodie inudibili nella villa visitata da musici fantasmi: “Da molt’anni sono morti / i mandolini e le chitarre / ma questa notte / girano le serenate / tanto è antica la luna / e battono gli sportelli a gli androni / e risplendono i vetri/all’alte balconate”.
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