“Non esiste in realtà una cosa chiamata arte. Esistono solo gli artisti”. Lapidario Ernst Gombrich, dai bisonti nelle caverne ai decori nelle stazioni del metro esistono solo uomini, gente che s’affanna e mette in scena attività diverse, mutevoli, variegate, sommariamente definite arte. La più famosa Storia dell’Arte scritta negli anni Cinquanta e rimaneggiata sino al 1994 rimane “un modo eccellente per allenare l’occhio a cogliere tutte le caratteristiche dell’opera d’arte”. Un testo con cui bisogna fare i conti, testo fatto di convinzioni ferree e di polemiche aperte e scoperte.
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