Roma. Alcune delle pellicole che in questi anni hanno vinto l’Oscar come miglior film, nel 2024 potrebbero essere chiamate a restituire l’ambita statuetta: “Il caso Spotlight”, “Il discorso del re”, “Non è un paese per vecchi”, “Il gladiatore”, “A beautiful mind”, “American Beauty”, “Titanic”, “Braveheart”, “Il paziente inglese”, “Il silenzio degli innocenti”, “Schindler’s List”… Questo per andare indietro solo agli anni Novanta. Non si salveranno certo “Ben Hur”, “Il cacciatore”, “Il Padrino”… Saranno forse chiamati a restituire l’Oscar non perché non lo meriteranno più, ma perché in quei film non ci sono protagonisti di colore, spesso neanche in ruoli secondari. Né ci sono quote riservate alla comunità Lgbt. Ovviamente non accadrà niente di tutto questo, anche se proprio il 2024 è l’anno che l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che assegna gli Oscar, ha scelto per far entrare in vigore le nuove regole per candidarsi a miglior film. Registi e produttori hanno tutto il tempo per adeguarsi.
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