Il 1990 ha visto la creazione del Transgender Day of Remembrance per onorare le persone trans che hanno subito violenze. Nello stesso anno Sandra Milo in diretta subiva lo scherzo del figlio in ospedale, “Ciro! Ciro!”. Non si vuole nuovamente porre qui l’accento su ritardi italici, abbiamo fatto tutti il militare a Cuneo, e però l’episodio tragico di Caivano di domenica fa venire in mente un po’ le due circostanze. I fatti erano questi: Ciro, ragazzo transgender (cioè nato con sesso femminile ma che si riconosce nel genere maschile), era felicemente fidanzato con Maria Paola, ma il fratello della suddetta Maria Paola, Michele, non approva la relazione. Decide dunque di inseguire la coppia in scooter e speronarla. La sorella perde la vita, il fidanzato (in questo caso va il maschile) rimane ferito. Qui finisce la loro tragedia e inizia quella delle redazioni italiane (è pure domenica).
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE