Roma. Quel che i tedeschi ricordano oggi di trent’anni fa è un momento preciso della loro storia nazionale e della storia europea in generale. E’ il momento in cui la Repubblica democratica tedesca viene sciolta e i suoi territori diventano parte della Repubblica federale, il Muro era già stato buttato giù, ma per fare della Germania un’entità unica, una nazione sola, bisognava ancora portare avanti molti trattati. Tutti i tedeschi si sarebbero dovuti trasformare un po’, lavorare sugli ultimi anni per trovare un tessuto comune che fosse storico, culturale e anche economico. Le due Germanie erano vissute in due mondi diversi e dovevano trovare il modo di rincontrarsi, raccontarsi, perché il Muro non c’era più ma rimanevano le differenze di una ricostruzione che, dopo la Seconda guerra mondiale, era stata portata avanti in due modi opposti, tra est e ovest. Soprattutto era la Ddr, che non esisteva più, a dover cambiare con tutte le difficoltà che questa trasformazione le avrebbe richiesto. Questa trasformazione complessa, rapida e turbolenta viene raccontata da una serie uscita su Netflix la scorsa settimana (Un omicidio irrisolto: il caso Rohwedder) e che riesamina uno degli episodi ancora aperti della storia della riunificazione tedesca: la morte di Detlev Rohwedder.
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