dall'archivio
Così, 58 anni fa, James Bond ha cambiato il cinema (e il Regno Unito)
I diari del vero Bond, tutti i suoi drink e la trasformazione pol. corr. tentata negli ultimi anni. Articoli da sfogliare per festeggiare un anniversario
Visto che il nuovo episodio è stato rinviato ad aprile, conviene concentrarsi sulla prima bond girl, sulla classica colonna sonora, e sull'origine della "sequenza gunbarrel". E rispolverare le scende interpretate da quell'attore sconosciuto che diventerà per sempre un'icona. Il 5 ottobre 1962 usciva nelle sale Dr. NO, la prima pellicola di 007. E nasceva la saga cinematografica più longeva della storia. Un viaggio tra le letture foglianti
Mentre si diffonde la notizia che, causa Covid, l'uscita nelle sale del nuovo episodio di 007, “No Time To Die” con Danile Craig, è stata rinviata ad aprile – per la disperazione degli esercenti che speravano nell’attesissima nuova avventura della spia di Sua Maesta (sarebbe dovuto uscire nell’aprile 2020 ma era stata rinviata all’11 novembre) – ricorre un anniversario importante per la saga. Il 5 ottobre 1962 è una data memorabile per la cultura britannica: non solo usciva il singolo dei Beatles Love Me Do ma veniva anche proiettato il primo film di James Bond, 007 licenza di uccidere (Dr. No). La guerra era ormai finita da 12 anni e il Regno Unito stava cercando lentamente di tornare alla normalità. Londra usciva da una dura crisi economica e sociale e provava a lasciarsi alle spalle i “cinque giorni dello smog” che costarono la vita a migliaia di persone. È bello immaginare che quel film e quel disco siano le scintille del rinnovamento che l'isola vivrà negli anni successivi e che facciano da apripista alla rivoluzione culturale in arrivo.
Quella di 007 è la saga più longeva della storia del cinema. La pellicola che in Italia conosciamo come 007 licenza di uccidere (ma che in originale era titolato Dr. No) è diretta da Terence Young e tratta dal sesto racconto di Ian Fleming (del 1958). Felming, ex ufficiale dei servizi segreti della Royal Navy, lo scrisse nella sua residenza giamaicana, GoldenEye. Il film costò un milione di dollari e ne incassò quasi 60 milioni: fu un successo planetario.
“– E io ammiro la sua fortuna, mister...?
– Bond, James Bond.“
(Sylvia Trench e 007 al tavolo del casinò)
Per altro nel film c'erano già alcuni dei tratti distintivi della serie: le bond girl (la straordinaria Ursula Andress, che esce dal mare con un due pezzi da arresto, per l'epoca); il tema musicale scritto da Monty Norman, che farà la storia del cinema, e il famoso logo o sequenza gunbarrel : l’interno di una canna di pistola con al centro Bond, ideato e disegnato da Maurice Binder.
La storia della fortuna della pellicola va in parallelo con quelle di alcuni rifiuti che si riveleranno davvero sfortunati. Il film venne infatti proposto inizialmente alla casa cinematografica Columbia che però fece l'errore di rifiutare il film, che poi si accaparrò la United Artist. Anche tra gli attori c'erano degli schizzinosi: Patrick McGoohan, Cary Grant, David Niven e James Mason rifiutarono la parte di Bond. Sean Connery venne scelto attraverso un concorso organizzato appositamente per il film. Non lo vinse ma poi il produttore del film Albert Broccoli scelse comunque quell’attore mingherlino e sconosciuto, anche contro il parere di Fleming e della casa cinematografica.
Ecco un po' di letture foglianti per ricordare 007, e per scoprire o riscoprire la spia che ha fatto la storia del cinema
Universalismo individualistico