Una scopa di gomma come i guanti per lavare i piatti, una maschera antigas, una lavatrice, persino un’aspirapolvere tenuta in mano da uomini e ragazzi eleganti. Tra il 1915 e il 1938, l’Office National des Inventions catalogò, fotografandoli, migliaia di invenzioni formate dagli oggetti più disparati, alcuni belli, altri meno, ma comunque resi affascinanti proprio da quegli accostamenti inattesi. Il merito fu tutto di Jules-Louis Breton, Sous-sécretariat d’Etat aux inventions, che nel bel mezzo del primo conflitto mondiale decise che le stesse andavano fotografate, perché in tal modo si sarebbe garantita la rapida trasformazione di un’idea in un oggetto o in una macchina di pronto utilizzo, ma soprattutto, la collaborazione tra industriali, scienziati e inventori.
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