Metastabile. E’ un termine della termodinamica che indica un sistema in condizione di stabilità temporanea. Può evolvere in positivo o in negativo, o rimanere bloccato. Dipende dall’energia che è in grado di sprigionare. Si potrebbe usare l’aggettivo per la pandemia Covid-19, in fondo è quello che dicono scienziati e politici: non conosciamo le possibili evoluzioni, sappiamo solo che ci saranno. Ma lo si può dire anche della situazione complessiva in cui siamo immersi, anche se nella vita quotidiana le persone usano altre parole: paura, incertezza, ansia per il futuro. Dunque, che cos’è questo choc da pandemia che stiamo vivendo? E’ “un evento eccezionale o uno degli effetti collaterali della società globale con i quali dovremmo imparare a convivere stabilmente?”. Dire “metastabile” non è una complicazione aggiuntiva, è provare a guardare le trasformazioni in atto usando una lente di ingrandimento. Nella fine è l’inizio - In che mondo vivremo (Il Mulino, 180 pp., 15 euro) è un libro che cerca di mettere ordine nei fatti e anche nei discorsi di tutti noi. Con un ottimismo paradossale, fin dal titolo e dalla prima citazione in esergo: “Ed è il pensiero della morte che, / infine, / aiuta a vivere”. Una poesia di Umberto Saba.
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