Non è mai troppo tardi per riconoscere i debiti. Per anni abbiamo giustificato la noia davanti a certe cose del mondo (tramonti, poesia lirica, cielo stellato, giardinaggio) dichiarandoci sprovvisti di vita interiore. E quindi andavamo a caccia di libri, film, conversazioni brillanti, spettacoli tradizionali e non ultimo “lo spettacolo d’arte varia di un uomo innamorato di te” (invidiamo moltissimo a Paolo Conte la precisione della diagnosi). Poi abbiamo ritrovato il “Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg, e la frase era lì, bella rotonda, detta dal padre della scrittrice ai figli che pativano la villeggiatura in montagna: “Voialtri vi annoiate perché non avete vita interiore”.
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