Un libro speciale e poetico dedicato a Monica Vitti, che era fatta di cinema ed era vera nel senso in cui è vero il cinema. Gli inghippi, le illusioni, le angosce del Novecento, ma anche le scoperte, la vividezza e le libertà perdute
Monica Vitti ha recitato tutte le donne possibili. E anche quelle impossibili. E quelle improbabili. E imprevedibili. E prevedibili. Tutte. Ed erano tutte vere, anche se non di quella verità che, scriveva Arthur Conan Doyle, rimane quando si elimina l’impossibile. Monica Vitti era fatta di cinema, ed era vera nel senso in cui è vero il cinema, il senso dell’invenzione che crea, raggiunge un sogno, sostanzia un altro mondo ancora e lo fa visibile, lo innesta a quello che già c’è. A lei e a questo suo prodigio, Eleonora Marangoni ha dedicato un libro speciale e poetico, in libreria da ieri con un titolo spezzato ma sicuro, che a Monica Vitti assomiglia: “E siccome lei” (Feltrinelli).
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE