Quando entrò, indossava una camicetta di seta lilla e una gonna pieghettata, era giovane, con un casco di capelli neri che facevano contrasto con gli occhi chiari dal trucco blu. La signorina de Beauvoir ci parve incredibilmente splendida”. Così Simone de Beauvoir è descritta da una sua studentessa di liceo, Sarah Hirschman. Simone de Beauvoir, faro indiscusso per i movimenti di emancipazione femminile, colei che con la sua vita e le sue opere ha contribuito a innescare una “rivoluzione antropologica”, come da sempre sostiene la saggista e psicanalista Julia Kristeva. Quando Sarah Hirschman la incontra, Simone si è allontanata da tempo dalla sua famiglia, dal suo ambiente, ed è pura luce: emana il chiarore della scelta, la presa di coscienza di ogni passo, di ogni direzione presa.
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