"Se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, sarebbe cambiata l’intera faccia della terra”, disse Blaise Pascal. Un po’ “nasona”, come la apostrofa Totò in “Toto e Cleopatra”, effettivamente lo appare, in alcuni profili su monete. Ma invece che per il naso, la querelle si scatena ora per la sua etnia. Dopo che già sul grande schermo era stata portata 25 volte, un nuovo film su di lei è stato annunciato infatti da Gal Gadot, l’attrice israeliana diventata famosa per la sua interpretazione di “Wonder Woman”. Sua l’idea, proposta alla stessa regista di “Wonder Woman”: l’americana Patty Jenkins. Una donna è anche la sceneggiatrice, Laeta Kalogridis, americana di origine greca, che fece soggetto e sceneggiatura per “Alexander” di Oliver Stone. Insomma, un terzetto femminile, per “una donna completamente diversa rispetto a tutte le donne della sua epoca”. Così la ha definita Alberto Angela, che su Cleopatra ha scritto un libro. “Una donna intelligente, che emerge perché è indipendente. Sovrana, moglie, madre, amante, ma poi anche grande stratega, condottiera. Ma soprattutto una donna con una mentalità moderna”. E “se si mette una donna con una mentalità moderna nell’antichità la Storia cambia”.
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