"Moi, je suis covidiste moderé”. E’ uno sketch di Karim Duval, comico di madre cinese e padre franco-marocchino, cresciuto in Marocco prima di trasferirsi in Francia per studiare ingegneria. Poi ha mollato tutto per fare lo stand up. Con aria serissima da fedele, racconta la sua fede nel virus. “Ero una pecorella smarrita nel campo dell’igiene”, confessa. Ora tutto è passato, ha ritrovato la retta via. Senza fanatismo: “Ho amici che starnutano”. Assieme a Borat – strepitoso il suo invito alle donne americane: “Non votate che sennò Trump rischia di perdere, lui ama le donne, 26 accuse di molestie non possono essere tutte false, lui crede nel valore delle donne, per centinaia di migliaia di dollari che anche voi potreste guadagnare” – Karim Duval aiuta a passare il tempo tra un decreto e il successivo.
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