Puoi chiamarla innovazione, trasformazione, accelerazione, rivoluzione, ora va di moda la parola “disrupzione”, certo è che il paesaggio è cambiato drasticamente, e la quarantena ha solo impresso una forte accelerazione a processi già in corso.
La cosa è semplice: quanti europei sono capaci oggi di infilare in una stessa proposizione le parole “cultura” e “California”? Diventa facile se invece di “cultura” ci metti “controcultura”, e allora vai con gli hippy, la beat generation, l’Lsd, i Jefferson Airplane. Ma “cultura”, una parola che per molti significa ancora soltanto libri di carta e scaffali, opera lirica e musei, premi letterari e cinema d’essai? Bisogna ammetterlo, è più difficile. Anche se tutto è già stato sdoganato, anche se si scrivono metafisiche dei fumetti, anche se Bob Dylan ha già vinto il premio Nobel e “Joker”, di Todd Phillips, il Leone d’oro.
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