Essere Raffaele La Capria per averne in dono la visione della vita, lo sguardo panoramico e la salutare antiretorica; per vedersi regalato ciò che costa una vita conquistare. Non poteva capitarci di meglio che leggerlo, e averlo e sentirlo, oggi, come un maestro
Essere lui. Essere Raffaele La Capria. È questo che si vorrebbe, senza mezzi termini, guardando la sua bella faccia che, in un golfo di penombra e contro uno sfondo di libri, sorride in copertina con eleganza sfuggente, mentre con una mano carezza il cane Guappo. E lo si vorrebbe ancor di più man mano che si procede nella lettura di questo suo ultimo libro, intitolato La vita salvata, conversazioni con Giovanna Stanzione (Mondadori, 157 pp., euro 18), puntata d’amor crepuscolare che prosegue l’ininterrotto dialogo che lo scrittore conduce da anni coi propri lettori.
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