C’era una volta, dunque, una casa dalle finestre accese fino a tardi. La loro luce festosa era come un faro agli occhi dei passanti frettolosi che, nelle sere di nebbia e di freddo, percorrevano quel tratto del lungo Po…”, scrive Antonio Debenedetti in “Giacomino”, per una storia che comincia come una favola e, come le favole, è innervata di mito, malinconia, grandiosità e avventura. È la storia di Giacomo Debenedetti e Renata Orengo, della loro vita insieme, di un lungo matrimonio e delle vicende storiche e personali che vi si intrecciarono, e viene oggi riattraversata da una scrittrice che ha già dato prova di saper entrare con profondità e maestria dentro una coppia letteraria: Anna Folli, già autrice di “MoranteMoravia”, libro bello e fortunato su Elsa e Alberto. I quali compaiono anche qui: le due coppie si somigliano, si discostano, si intrecciano, e i due volumi, in un certo senso, parlano fra loro.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE