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La mela di Guglielmo Tell

Giovanni Battistuzzi

Forse non è mai esistito, ma per quasi un secolo (Ottocento) attorno alla sua figura si accapigliarono molti studiosi. Il suo mito però è rimasto e il 18 novembre è stato, almeno sino agli anni Venti del Novecento, un giorno di festa per diversi paesi svizzeri. Ma perché Guglielmo Tell è raffigurato con un balestra intento a centrare una mela?

Che sia realmente esistito Guglielmo Tell non si ha certezza. Le prove storiche del suo passaggio su questa terra sono talmente infarcite di leggenda che risultano inservibili. Per decenni, soprattutto nell'800, gli storici, svizzeri e non, si sono accapigliati su di lui. C'era chi diceva che la sua immagine, pur ingigantita dal mito, fosse realmente esistita, chi lo negava. Su una cosa però tutti era d'accordo. Il #18novembre era una data importante. Fosse stato o non fosse stato merito di Guglielmo Tell.

 

Ma cos'era successo il 18 novembre del 1307?

 

Quello che le fonti storiche dicono è che nel Canton dell'Uri, massiccio del San Gottardo, qualcuno osò sfidare l'invasore.

 

La Svizzera sino ad allora non era mai stata né libera né indipendente, ma proprio per sopravvivere alle angherie dei vari dominatori, chi abitava lì aveva stipulato numerosi trattati di alleanza e di mutua assistenza. Già verso la fine del XII secolo si era diffusa nella popolazione una volontà indipendentista e autonomista, soprattutto nei confronti degli Asburgo che avevano conquistato e perso la zona più volte, ma che dal 1240 era tornata in gran parte sotto il loro dominio.

 

Guglielmo Tell è figlio di questa insofferenza, di questa voglia di autonomia.

 

Guglielmo Tell quel 18 novembre 1307 non si inchinò al cappello imperiale esposto nella pubblica piazza di Altdorf: lesa maestà. Fu arrestato, gli fu imposto di riverire l'imperatore. Rifiutò.

 

Guglielmo Tell lo ricordiamo tutti con una balestra in mano intento a colpire una mela sulla testa di qualcuno. Che c'entra con questa storia?

 

Quel qualcuno era suo figlio. Il balivo di Altdorf lo mise davanti a una scelta. O vieni ucciso oppure devi centrare la mela sulla testa di tuo figlio. Se sbagli o tuo figlio viene colpito morirete entrambi.

 

Vita o morte, una sola possibilità. Guglielmo Tell centrò la mela. Ma dato che aveva nascosto una seconda freccia sotto la giacca fu comunque arrestato.

 

Nei mesi successivi, dopo un po' di peripezie riuscì a liberarsi e a uccidere il balivo. Fu l'inizio della liberazione della Svizzera dagli invasori. O almeno così vuole la leggenda.

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