Il presente è un assoluto eternamente mobile. Un tema e le sue derive, da Foucault ad Agamben, nella giornata mondiale della filosofia
"Pensare il presente": con questo titolo la Fondazione Francesco De Sanctis, in collaborazione con Rai cultura e Rai Radio 3, ha organizzato per oggi, giornata mondiale della filosofia, un ciclo di conversazioni e interventi che coinvolge una ventina di filosofi italiani. Fra loro, in veste di intrusi, lo storico Ernesto Galli della Loggia e io stesso, che non so più quale professione sia la mia. Pensare il presente ha tutta l’aria di un’esortazione a compiere il primo dei doveri intellettuali e quello che soprattutto dall’Illuminismo in poi è stato il compito storico e sociale delle filosofie moderne. Anche non essendo filosofi e neppure intellettuali, pensare il presente, pensare all’attuale presente drammatico, più che essere un dovere professionale è un istinto elementare di chiunque.
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