"Contro le tribù. Hayek, la giustizia sociale e i sentieri di montagna", Marsilio editore, è uno spunto per un confronto, utile ancora oggi, tra due grandi liberali
Alberto Mingardi, noto e apprezzato studioso di Friedrich von Hayek, ha da poco pubblicato un libro (Contro le tribù. Hayek, la giustizia sociale e i sentieri di montagna, Marsilio editore), in cui ritorna su alcuni dei concetti centrali del grande pensatore austriaco. Questo libro costituisce quindi una utile occasione per rimeditare alcuni dei nodi teorici della concezione hayekiana. Per Hayek il fondamento della società libera è il mercato, il quale non è solo quello spazio sociale in cui gli imprenditori, sotto lo stimolo della concorrenza, si sforzano continuamente di abbattere i costi di produzione e di vendere sempre più a buon mercato merci e servizi; esso è anche, e soprattutto, lo strumento che genera un flusso incessante e sempre crescente di esperienze e di informazioni, che non sarebbe possibile ottenere in altro modo. Grazie a queste esperienze e informazioni, gli operatori possono ideare e realizzare nuove combinazioni produttive, cioè possono innovare continuamente sia gli strumenti nonché le forme di organizzazione della produzione, sia la quantità delle merci e dei servizi.
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