Roger Eberhard è un fotografo nato a Zurigo nel 1984. Il suo ultimo libro, Human Territoriality (Patrick Frei, 2020), raccoglie fotografie il cui soggetto non compare nell’immagine. Il volume, infatti, parla di confini. Quelli, per intenderci, che compaiono sulle carte geografiche: linee continue che separano gli stati. Se andiamo a vedere, nella realtà, queste linee quasi mai sono visibili. Prendiamo la patria di Eberhard, ad esempio: la maggior parte delle frontiere elvetiche corre lungo i pendii delle montagne. Se dovessimo raccoglierne le immagini, otterremmo niente più, o niente meno, che una serie di paesaggi alpini. Eppure è da queste linee invisibili che la storia di un paese e delle persone che lo popolano sono continuamente condizionate.
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