Senza Strega, social network, “Ferrante fever” e promozione, Sveva Casati Modignani ha venduto oltre 12 milioni di copie ed è stata tradotta in venti paesi. Gli intellettuali la ripudiano. E lei ne ride
Noi quattro – intendo Verga, De Roberto, me e un po’ Capuana – accusati di scorrettezza, abbiamo un pubblico che ci segue e ci legge, perché dovremmo morire?”. Era il 1895 e Matilde Serao parlava così, in un’intervista con Ugo Ojetti, del successo. Era una bestsellerista – orrida parola che non conobbe mai, beata lei. Le venivano bene i libri e le venivano bene i giornali. Il pubblico l’amava, la critica molto meno: vecchia storia. Insieme a Colette, Serao è una delle due scrittrici che Sveva Casati Modignani segnalerà a un giornale che le ha chiesto consigli di lettura per iniziare bene l’anno che verrà, il 2021 che tutti aspettiamo come s’aspetta una guarigione senza convalescenza. “Fondò giornali, scrisse romanzi strepitosi, era grassa ed esuberante, una lavoratrice pazzesca, un’entusiasta della vita”, dice al Foglio.
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