L’archistar inglese, tra i pionieri dell'architettura sostenibile ed ecologica, molla gli ambientalisti e continuerà a progettare aeroporti: capro espiatorio perfetto di tutti i mali del pianeta
E’ eclatante la notizia della fuoriuscita dello studio di Sir Norman Foster dal gruppo ambientalista “UK Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency”, preceduta di un giorno da quello di Zaha Hadid ora diretto da Patrik Schumacher. E’ anche paradossale perché proprio Foster è stato uno dei pionieri della ricerca di un’architettura sostenibile ed ecologica in generale, prima ancora di Renzo Piano o Emilio Ambasz, e in particolare nel Regno Unito quando ancora il principe Carlo portava i calzoni corti.
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