È iniziato tutto per un caso, un ripensamento, senza il quale Fëdor Mikhailovich Dostoevskij non sarebbe mai esistito. E’ forse inutile ricordare che lo scrittore, il pensatore, l’eterno malato e l’ineludibile innamorato fosse nato a Mosca l’11 novembre del 1821, primo di sette figli, da due genitori benestanti ed eruditi. Lei ricca, amorevole, religiosa e cagionevole. Lui medico militare, ambizioso e alla fine della sua vita alcolizzato e violento. La madre, la Bibbia, il padre, gli studi hanno sicuramente contribuito a far dello scrittore lo scrittore. Ma Fëdor Mikhailovich Dostoevskij è nato ventotto anni dopo, il diciannove dicembre del 1849, sul patibolo. Venne condannato a morte, fucilazione, per sovversione. E sul patibolo Dostoevskij ci arrivò davvero.
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