L’inesorabile declino britannico e della sua monarchia che, messa a nudo dalla serie The Crown e dalla realtà, è destinata a crollare, nonostante Elisabetta
Colossale opera cinematografica di alta qualità, la serie The Crown scritta da Peter Morgan e realizzata da Netflix si avvia al completamento, proponendosi di condurre il racconto fino ai giorni nostri. Una sorta di storia politica della Gran Bretagna nell’arco di quasi un intero secolo (parte dall’abdicazione di Edoardo VIII, nel 1936) guardata con gli occhi dei membri della famiglia reale: culturalmente rozzi, profondamente classisti, incapaci di empatia verso il loro popolo, per lo più distratti dalle rispettive movimentatissime vicende coniugali ed extra-coniugali, ma nondimeno dotati di una loro capacità di affascinare il mondo intero. Lungo l’arco delle 40 puntate per ora disponibili – sono in arrivo altre due stagioni, con un’altra ventina di puntate – si assiste al disfacimento dell’impero britannico e al declino progressivo del peso della nazione nella politica mondiale, vivendo in diretta dalle stanze di Buckingham Palace episodi drammatici come il bombardamento di Londra con i V2, la crisi di Suez del ’56, l’assassinio di Kennedy del 1963, la gravissima crisi della sterlina di poco successiva, la contrastata ammissione della Gran Bretagna nella Comunità economica europea, la guerra delle Falkland.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE